VARIANTE AL P.G.T. - UN PERCORSO DAI MOLTI CONTENUTI PEGGIORATIVI, SQUILIBRATI E INATTUABILI
PREMESSE
Prima di analizzare i contenuti e quelli che noi consideriamo i gravi errori introdotti con l'approvazione della VARIANTE AL PGT è necessario ricordare che l’origine dei principali guai territoriali del nostro PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO (P.G.T.) è da ritrovare nelle scelte del 2002-2004 contenute nel PIANO REGOLATORE GENERALE (P.R.G.) della giunta di Comune Aperto, sindaca Giorgi Marina, approvato definitivamente nell'aprile 2004. Una delibera che approvarono solo 2 mesi prima di essere sfiduciati dai sulbiatesi con il voto alle elezioni nel giugno 2004 quando fu eletta la nostra nuova Amministrazione con il programma e le persone proposti dalla lista civica Sulbiate Insieme, con Sindaco Stucchi Maurizio.
La giunta Giorgi guidava una lista sedicente ambientalista che elaborò un terribile PRG "cementificatore" i cui effetti e danni per il nostro territorio sono ancora pesanti a distanza di 20 anni.
Vediamo i dati dei piani residenziali concessi (in giallo) nel 2004 confrontati con quelli del precedente PRG adottato (in verde). Il prospetto e i commenti che seguono sono tratti dalla relazione allegata agli atti del Consiglio comunale del 20.12.2007 quando la nostra giunta approvò l'adozione dell'attuale P.G.T. - LEGGI QUI il testo completo
L'impatto concreto delle scelte sui piani residenziali era il seguente:
- Piani residenziali di lottizzazione (PL,PR-PIR) AUMENTANO del +89% per 78.300 metri cubi (passano da 88.420mc. a 166.720mc. pari cioè a un totale di 700 appartamenti da 80mq.)
- Piani di Zona (PZ - edilizia economica-popolare di iniziativa e gestione Comunale) vengono RIDOTTI del 76% da 51.300mc. passano a 12.000 (pari a 50 appartamenti). Ma la scelta pesante è che la riduzione di 39.300mc. viene trasformata in libere lottizzazioni di iniziativa privata incontrollabile da parte comunale (vedi nella carta delle GRU in verde le aree ai n.26 e 29)
L'impatto delle scelte nelle aree Industriali-terziarie-commerciali è stato ancora più problematico per il consumo di territorio verde:
- Aree industriali AUMENTANO di 60.000 metri quadrati pari al 30% di tutti i capannoni realizzati a Sulbiate dopo il 1945 (vedi nella carta delle GRU in rosso le aree ai n.1,2 e 30); si pensi che chi ha fatto questa scelta nel corso della vittoriosa campagna elettorale del 1999 aveva criticato con forza la precedente giunta con l'accusa di avere pianificato troppe nuove aree industriali per 10.000 mq.
Per chi vuole approfondire i contenuti di dettaglio può leggere i seguenti DOCUMENTI di analisi pubblicati e consegnati alle famiglie dal nostro gruppo di lista nel 2005 e nel 2008.
LA FINESTRA n.12 luglio 2005 Leggi qui IL PUNTO DOPO 1 ANNO DI LAVORO
La lista civica "1.184 SI - Sulbiate Insieme" fa il punto dopo un anno di governo per rinnovare l'impegno preso con i cittadini alle elezioni. Insieme alla sua Giunta in modo chiaro ed onesto il gruppo politico dichiara anche le difficoltà e i dettagli dei singoli problemi che deve affrontare. Quale futuro ci attende? Chi sono i cementificatori? I punti critici del PRG. Le priorità da privilegiare.
LA FINESTRA n.14 febbraio 2008 Leggi qui L'INFORMAZIONE MALTRATTATA
Molto interessante e attuale anche la lettura del febbraio 2008 (che dai banchi dell'opposizione del Consiglio comunale del 30/11/2017 abbiamo consegnato e chiesto di allegare agli atti) per chiarire e ricordare ai nuovi amministratori i contenuti delle scelte sul nostro territorio, chi le fece e quindi ne ha la responsabilità politica. Ma soprattutto per capire quali linee di soluzione possono ancora essere attuate per risolvere i problemi oggi ancora aperti che sono figli di scelte errate fatte nel 2004.
Di seguito l'immagine dell'elenco delle aree agricole, verdi o di standard pubblico che vennero trasformate in edificabili. Potete vedere il documento completo e visualizzarle localizzate sulla mappa del territorio comunale: LA COLLANA DI GRU DEL PRG VEDI QUI
La nostra prima giunta 2004-2009 che ereditò quel disastroso Piano iper-cementificatore si trovò davanti a due decisioni: REVOCARLO oppure GESTIRLO.
Gli avvocati del Comune consultati ci avvisarono che l'eventuale scelta della procedura di revoca avrebbe generato decine di ricorsi legali dai titolari delle grasse e ricche concessioni edilizie sia residenziali che industriali. Contenziosi palesemente temerari senza speranza di vittoria per il Comune.
Impossibile il percorso della revoca, la scelta obbligata fu quella di gestire le future richieste di attivare i diritti edificatori facendo trattative per ottenere convenzioni con contenuti il più possibile favorevoli all’interesse pubblico. La scelta di non revocarlo era anche supportata dalla coscienziosa presa d’atto che - sebbene disastroso nei contenuti - il PRG firmato da Comune Aperto era frutto di una giunta democraticamente eletta nel 1999 dai sulbiatesi, quindi pienamente legittimo e politicamente da rispettare.
MA SI SCELSE ANCHE DI ELABORARE AL PIU’ PRESTO UN NUOVO PIANO REGOLATORE. Processo che attivammo dal 2005, anno di emanazione della nuova Legge Regionale n.12/2005 sul Piano di Governo del Territorio (P.G.T.) che sostituiva la normativa precedente sul P.R.G.
Nel volgere di 2 anni, fra i primi Comuni lombardi ad elaborare un Piano di Governo del Territorio, il nostro Consiglio comunale ne approvò l’adozione il 20.12.2007.
La dichiarazione del Sindaco e della Giunta agli atti del Consiglio comunale del 20 dicembre 2007 che adottava il nuovo P.G.T. spiega con precisione i motivi e le difficoltà delle scelte alla base del nuovo P.G.T.
Dichiarazione pubblicata nella sua completezza sull'informatore comunale e consegnata nelle case di tutti i sulbiatesi VIVISULBIATE n.27 dicembre 2007 - LEGGILA QUI
Riportiamo da quella relazione il seguente prospetto di riepilogo dei dati principali del nostro PGT. Sulla base di questi dati di partenza nel 2007, nei prossimi post cercheremo di indicarvi quali sono gli interventi "PROBLEMATICI" decisi con la variante approvata il 2.2.2024 dall'attuale giunta in tempi da record negativo protrattisi per 6 lunghi anni di "lavoro".
Un primo breve commento ai valori del PGT del 2007:
- i primi 100.000mc. sono "i residui" dell'eredità forzata dal PRG 2004;
- i 20.000mc sono per 2 aree: il complesso di via Mandelli che ha sostituito la vecchia scuola che venne alienata in gara pubblica nel 2005 per finanziare la nuova scuola (incasso di1,6 milioni); l'altra è la volumetria concessa alla Parrocchia sull'area dell'attuale scuola dell'infanzia ed esclusivamente vincolata alla costruzione e gestione di una nuova scuola dell'infanzia su area pubblica in concessione (operazione non realizzata);
- i 70.000mc riguardano l'identificazione dei possibili interventi futuri - in gran parte non convenzionati a causa della crisi edilizia - esclusivamente finalizzati a favorire l'uscita delle fabbriche dal centro paese e/o a riordinare l'assetto urbano in aree di rilevante problematica per l'interesse pubblico.
PERCHE' DOPO 20 ANNI CI SONO ANCORA EFFETTI NEGATIVI
E' un fatto certo e consolidato che i diritti territoriali più problematici per il territorio di Sulbiate sono quelli concessi nel PRG 2004. Essi avevano ed hanno ancora oggi i loro effetti aggravati dalla pesante crisi dell’edilizia esplosa dal 2008.
Una crisi molto lunga che ha provocato nel volgere di pochi anni i seguenti principali effetti sul patrimonio immobiliare di Sulbiate:
- molte chiusure o fallimenti di operatori grandi e piccoli del settore edile
- problemi di qualità dei manufatti e delle finiture degli immobili realizzati nel pieno della crisi
- una forte svalutazione dei valori immobiliari, anche al patrimonio esistente, a causa dell'alto numero di immobili vuoti, invenduti e persino offerti con notevoli ribassi sui valori di mercato a seguito delle procedure concorsuali e fallimentari causate dalla crisi.
E’ quindi necessario che anche i nuovi sulbiatesi sappiano - a distanza di 20 anni - che tutto quanto è avvenuto e che ancora deve avvenire in questa materia è vincolato da quelle pessime scelte del 2004 perché quelle norme di PRG - solo in parte mitigate dal 2007 con le nuove norme dell'attuale PGT approvato dalla nostra Giunta - CONFERIVANO UN VOLUME AMPIAMENTE SPROPORZIONATO DI DIRITTI EDIFICATORI CERTI E ATTUABILI SENZA CHE LE GIUNTE SUCCESSIVE POTESSERO ANNULLARLI O RIDURLI.
Principio modificato dalla nuova Legge Regionale n.12/2005 emanata sul P.G.T. che ha modificato le regole e modalità di concessione dei diritti edificatori: a partire dal 2005 con il PGT i Comuni identificano in modo generico ambiti di trasformazione territoriale, in tal modo - al contrario di quanto avveniva con il PRG - i diritti edificatori diventano effettivi solo dopo che gli operatori hanno affrontato l'iter di proposta e definizione dettagliata dei Piani Integrati di Intervento (o delle altre forme previste dalla nuova normativa), di progettazione e solo a seguito della stipula della convenzione.
Infatti a Sulbiate dal 2005 al 2007 nei primi 2-3 anni di vigenza del piano gran parte degli operatori, ALLO SCOPO DI NON PERDERE I VANTAGGI DELLA PRECEDENTE NORMATIVA e i diritti edificatori ottenuti con il PRG-2004, attivarono cantieri e/o pretesero la firma di convenzioni che AVEVANO PIENO DIRITTO DI RICHIEDERE E DI OTTENERE dagli uffici comunali. Una corsa a costruire che ha potuto ignorare i 10 anni ipotizzati per la realizzazione del PRG che, colpevolmente, non aveva definito nel piano norme/obblighi sui tempi/priorità di attuazione.
L'immagine seguente rappresenta il nostro territorio con le GRU che può fare rendere conto il lettore delle tante scelte del PRG che divennero cemento. VEDI QUI IL DOCUMENTO COMPLETO LA COLLANA DI GRU. Alcune di esse (in pratica le lottizzazioni più consistenti) a causa della crisi del 2008 e dei ritardi della grande infrastruttura autostradale della Pedemontana non furono avviate ma sono ancora oggetto di convenzioni vigenti (inizialmente valide per 10 anni ma con 3 diverse leggi nazionali prorogate di altri 8 anni).
Le descriveremo e analizzeremo in un prossimo post in quanto sono oggetto delle attuali modifiche di variante che sono a dir poco problematiche.
CHI (NON) HA GESTITO I PROBLEMI TERRITORIALI DOPO IL 2017
Nel 2017 viene eletta la Giunta Della Torre sicuramente promossa, ispirata e sostenuta da gruppi politici e da persone che avevano fondato o sostenuto o operato - dal 1999 al 2004 - nella giunta di Comune Aperto che adottò quel PRG.
Non vogliamo parlare alle spalle di nessuno. In trasparenza dobbiamo però riferire di incarichi e responsabilità pubblici in giunta e come capogruppo conferiti nell'amministrazione 2017 a soggetti che hanno avuto forti legami con l'esperienza di Comune Aperto.
Ancora oggi nella giunta attuale quelle persone, esperienze ed influenze continuano a caratterizzare e purtroppo a peggiorare le scelte e gli errori.
Ad essi più volte in sede di Consiglio, dal 2017 al 2022, abbiamo avuto modo di chiedere di prendere una posizione politica di distanza da quelle scelte del PRG 2004 oltre ad avere l'onestà di non attribuirne le colpe alle nostre giunte. Al contrario - oltre a schernire la nostra richiesta di prendere onestamente le distanze - nei fatti la loro maggioranza ogni anno ignorava le azioni da compiere utilizzando i progetti, gli accordi e le risorse già definite dalle nostre giunte e disponibili presso gli uffici comunali per risolvere i problemi.
Citiamo due sole decisioni concrete - che avevano già ottenuto nel 2016, a cura della giunta Crespi, le approvazioni di Provincia e Pedemontana - che per 5 anni non vennero adottate per realizzare due importanti snodi della nostra viabilità. Nei prossimi post pubblicheremo i progetti disponibili nel 2017 ma sempre ignorati:
- il progetto/accordo sulla Tangenziale Nord che da via Manzoni collega il traffico pesante alla zona industriale in via Mascagni eliminando i camion da piazza Beretta e via Biffi
- il progetto/accordo sulla Tangenziale Sud quale prolungamento di viale Cremonesi fino alla rotonda della SP177 in via Arti e Mestieri; un tratto lungo circa 150 metri che consente anche di trasformare la storica via 25 aprile che ci collega con Bellusco in un percorso a senso unico utilizzando una corsia da dedicare al transito ciclopedonale in sicurezza (operazione che fino al 2016 era impedita dai ritardi e dai dinieghi della società Pedemontana).
DAL 2017 LA GIUNTA DELLA TORRE HA SEMPRE EVITATO OGNI AZIONE RINVIANDOLE ALLA "IMMINENTE" PROCEDURA DI VARIANTE AL P.G.T. CHE HA COLPEVOLMENTE DILAZIONATO PER QUASI 8 ANNI FINO A PARTORIRE LA PRESENTE VARIANTE - UN PROCEDIMENTO AVVIATO NEL 2018 E TRASCINATO CON RITARDI DA RECORD - CHE HA CONTENUTI CHE NON RISOLVONO MA AGGRAVANO I PROBLEMI IN GRAN PARTE FIGLI DELLE SCELTE DEL 2004.
ALCUNI PUNTI NODALI DELLA VARIANTE APPROVATA IL 2 FEBBRAIO 2024
- TEMPO DI LAVORO PER LA VARIANTE AL PGT - a Sulbiate impiegati 5/6 anni per la variante al PGT, un periodo che è il doppio del tempo che occupano i Comuni normali per realizzare PGT nuovi. INIZIATA NEL 2018 E CONCLUSA NEL 2024 E’ SEGNO DI SOTTOVALUTAZIONE O DISINTERESSE AL PROBLEMA. La scusante del covid non c’entra nulla, anzi il "tutti fermi" per molti mesi avrebbe dato maggior tempo utile a uffici e amministratori per studiare e lavorare su questo tema
- LE MODIFICHE FATTE E PERSINO LA CANCELLAZIONE DI STRUMENTI PIANIFICATORI (che le norme danno ai Comuni per attivare, regolamentare e coordinare gli operatori) SONO IL SEGNO DI SUPERFICIALITA’ E DI RINUNCIA AL RUOLO DI AMMINISTRATORE PUBBLICO
- SCARICARE SULLA PROVINCIA LA COLPA DELLE SCELTE ADOTTATE NEI COMPARTI DELLA VIABILITA' (LE VARIE TANGENZIALI CONGELATE DA ANNI) E’ SEGNO CHE LA GIUNTA NON SA DIFENDERE L’INTERESSE LOCALE E DEI NOSTRI RESIDENTI
- L'INERZIA SULLA DIFESA DEL TERRITORIO DALLE OPERE DI PEDEMONTANA: E' UNA LEGGEREZZA MOLTO GRAVE A DANNO DI TUTTA LA CITTADINANZA.
- LE NUMEROSE RETROMARCE DELLA GIUNTA DECISE IN POCHI GIORNI A SEGUITO ALLE OSSERVAZIONI SONO LA CHIARA CONFERMA DELLA DEBOLEZZA DEGLI AMMINISTRATORI E DEI CONTENUTI PROPOSTI NEL PIANO (elaborati dopo molti anni di lavoro dai contenuti palesemente precari).
- MOLTI EVIDENTI SQUILIBRI DI TRATTAMENTO RISERVATI A VARI AMBITI E OPERATORI senza apparenti ragioni e senza fornire esplicite motivazioni in sede di risposta alle osservazioni.
LI APPROFONDIREMO IN DETTAGLIO NEI PROSSIMI POST
e forniremo documenti con le nostre ragioni e le possibili soluzioni.
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