Se c'era bisogno di una conferma, anche i dati delle urne a Sulbiate sul voto europeo certificano che il nostro paese da due anni è occupato da una lista fuori dalla realtà.
Siamo guidati da una minoranza di improvvisatori che hanno illuso e deluso i sulbiatesi moderati (in particolare la lista sciolta di Facciamoci in 4 per Sulbiate) prendendone i voti ed espellendoli dalla gestione del Comune (il capogruppo proveniva da F4 si è dimissionato dopo 1 anno ed è stato sostituito da un esponente militante del PD).
E' sotto gli occhi di tutti che da due anni il Comune è fermo, fa solo feste a pagamento, cose di facciata e si limita alla gestione ordinaria, peraltro garantita dagli uffici.
La conferma di questo si deduce anche da come decidono di comunicare i dati ai cittadini:
- il bilancio 2018 viene presentato in Consiglio comunale costringendo l'assessore a eliminare i raffronti obbligatori delle cifre con il bilancio 2017 (rivelazione imbarazzante dello stesso assessore!); lo stesso inganno avviene dopo 3 giorni in bacheca nonostante le nostre proteste (leggi sotto)
- i risultati delle urne europee vengono esposti in bacheca del Partito Democratico senza mettere le percentuali (mai visto) perché farebbero emergere che la LEGA da sola prende quasi 1 voto su 2 cittadini (42%), che invece siamo governati dal PD e dalla sinistra estrema che a malapena mettono insieme a 1 sulbiatese su 4 (25%) a conferma che a Sulbiate sono da sempre minoranza.
Tutto questo non è un caso.
Da sempre negli ultimi 70 anni il nostro Comune ha una storia di guida del paese con liste moderate che hanno gestito la cosa pubblica con parsimonia e ottimi risultati.
In soli due casi hanno preso la guida due liste (false civiche) di sinistra nel 1999 e nel 2017 solo grazie alla spaccatura politica dei moderati.
Il disastro del 1999-2004 è certificato dalla storia e dalla bocciatura delle urne nel 2004. La traiettoria dei primi 2 anni di questa tornata 2017-2022 è in linea con il disastro della lista di inizio secolo che non a caso è gemella dell'attuale perché promossa dagli stessi sponsor invecchiati di 20 anni e dello stesso colore politico con tutte le sfumature del rosso.
I CARTELLI DELL'INGANNO
Queste le immagini dei nuovi cartelli dalla bacheca del PD e della Maggioranza.
I risultati del voto senza percentuali.
La spiegazione del bilancio ancora senza i confronti con la spesa dell'anno prima, cosa che vuole impedire di fare capire il valore reale delle cifre esposte.