Il NUOVO Capogruppo di maggioranza, il sig. Cassago, esordisce con un’intervista sul giornale di Vimercate
Crediamo che il nuovo capogruppo nella sua prima intervista abbia perso l’occasione di esporre ai sulbiatesi la sua proposta politica. Invece preferisce parlare del nulla e a sproposito sulle opposizioni dimostrando di avere poca contezza dei problemi dei sulbiatesi e delle priorità e responsabilità che hanno addosso gli allegri (per ora) amministratori pubblici.
Gli suggeriamo di rileggersi i 19 punti del loro programma LEGGILI QUI e di cominciare a raccontare ai sulbiatesi perché neanche uno è ancora in via di attuazione e quando pensano di farlo.
Comunque, in attesa di vedere Cassago all'opera, non ci resta che esprimere di seguito il nostro commento che, come sempre, non è un attacco bensì è la risposta dovuta al suo esordio in attacco pieno dei consueti luoghi comuni che ripete dimostrando già di non distaccarsi dalla tradizionale inconcludenza che ispira il PD locale. Gli auguriamo di smentire presto questo pessimo esordio e di fare un buon lavoro per Sulbiate. E' un fatto che la sua pubblica abiura al partito fa apparire che il PD a Sulbiate è ormai senza proseliti. MISTERO.
NESSUNO ORMAI A SULBIATE E’ RIMASTO NEL PARTITO DEMOCRATICO
Anche Cassago si allinea con quasi tutti quelli che da anni frequentano la sede, la bacheca e i gazebo del PD ma che regolarmente negano di farne parte.
Un piccolo gregge di dispersi che non sanno chi sono e non vogliono prendersi la responsabilità delle loro idee, incapaci da un decennio di fare la loro lista-proposta politica e perciò sfruttano le varie liste civiche. Non è un caso che da 3 elezioni (2009, 2012, 2017) nascondono con cura il loro marchio di partito e tentano di governare sottobanco e con l’inganno occupando le liste civiche. Metodo ingannevole che purtroppo per sfortunate congiunzioni astrali ha funzionato nel 2017. E in pochi mesi si sono visti gli effetti sulle cariche occupate in amministrazione che parlano come un libro aperto.
Allora non ci resta che prendere atto che anche Cassago dice di non essere quello che sembrava e che si ritiene un libero pensatore scelto unanimemente dalla compagnia al governo. Non possiamo però non raccontare il fatto che il sindaco ci aveva presentato alla commissione dei capogruppo in luglio il giovane Soldani che interveniva proprio perché era il sostituto designato del dimissionario Antoniazzi. Invece a sorpresa qualche giorno dopo il Consiglio comunale promuove Cassago che non è giovane, non è del PD, non è esperto, ma merita il sacrificio di una bella menzogna che il sindaco non si vergogna di pronunciare in consiglio comunale affermando stizzita: "non ho mai detto che Soldani sarebbe stato nominato capogruppo … avete capito male!"
A dimostrazione della menzogna pronunciata dal sindaco, qui a fianco pubblichiamo la bozza di verbale di commissione del 17/7 che ci inoltrò il sindaco: in nero leggete il testo scritto di pugno dal Sindaco, che alla terza riga indica fra i presenti "Capogruppo Per Sulbiate SOLDANI PASQUALE" come in effetti ci aveva comunicato; in rosso le modifiche alla bozza da noi proposte inserendo "delegato del Capogruppo per Sulbiate ..." perché Soldani ancora non era stato ufficialmente nominato dal Consiglio. Come si dice: le bugie hanno le gambe corte! Ma dovrebbe preoccupare tutti sapere di avere un sindaco che non ha problemi a mentire davanti al suo consiglio comunale che presiede.
Ritorniamo a Cassago il quale dichiara persino di credere nella lista civica. Molto bene, lo informiamo che la storia si ripete perché nel 2009 spergiuravano di crederci anche i 4 del PD che però pretendevano di avere vicesindaco e capogruppo, quando tentarono di guidare il nostro Comune da posizioni di minoranza (erano solo in 4 su 13!) infischiandosene della nostra lista Sulbiate Insieme. Secondo noi adesso ci sono riusciti perché è un fatto concreto che hanno occupato la civica "per Sulbiate" prendendosi i posti di vicesindaco, di capogruppo e un altro paio di consiglieri bazzicano o hanno bazzicato i dintorni del PD pur negando di farne parte.
LE 10 AZIONI OBBLIGATE CHE ARRIVANO DAL PASSATO
Cassago, bontà sua, ci riconosce il diritto di svolgere il nostro dovere di controllo affermando che lo facciamo in modo “serrato” sulle 10 azioni, che fa intendere che avremmo lasciato in sospeso … come se fossimo degli incapaci.
Secondo il suo parere (rispettabile ma che non considera i fatti) saremmo anche quelli che attaccano “solo per demolire gli avversari”. Gli ricordiamo - visto che non è del PD - e a proposito di fatti reali avvenuti, che nel 2012 nel primo anno di opposizione del suo vecchio candidato sindaco e leader del PD, che secondo consuetudine sosteneva di non essere del PD ma di una lista civica, in abbinata con i suoi alleati dell’opposizione (quelli che si chiamavano "facciamoci in 4 per Sulbiate", ma il risultato finale è stato che si sono impegnati e fatti in 4 ma solo a favore del PD), avevano inoltrato al protocollo comunale ben 229 documenti - quasi una lettera ogni giorno lavorativo! - al chiaro scopo di intralciare le attività del Comune.
Invece la nostra azione giudicata da Cassago “demolitrice degli avversari” si è concretizzata nei 15 mesi trascorsi in 32 documenti - 2 al mese - mandati al protocollo comunale comprese le interpellanze, gli ordini del giorno, le richieste di chiarimento e i molti solleciti per la tutela del nostro diritto democratico di partecipare alle commissioni.
Gli ricordiamo che abbiamo comunicato in sede di primo consiglio comunale che saremo dalla parte della maggioranza quando realizzerà quelle 10 azioni che sono progetti di lungo periodo ancora da concludere, NON PER INCAPACITA' ma perché complessi e perché le azioni e i progetti pubblici seri non tengono conto dei 5 anni dei mandati amministrativi.
Gli ricordiamo altresì che quasi tutte quelle azioni sono state progettate ed avviate ed erano già nel nostro programma 2009-2014 che i suoi ex compagni (del PD o della compagnia della briscola, non importa molto) avevano condiviso con la nostra lista civica, prima di dimettersi con la minoranza infangando il voto dei sulbiatesi.
Non siamo dei profeti se pronostichiamo che questa giunta è costretta a realizzarne la gran parte essendo impegni già presi, e che dovrà solo ringraziare i funzionari pubblici e coloro che li hanno avviati. Peraltro si tratta di molti progetti sovra-locali ai quali partecipiamo con molti altri Comuni di area PD e sui quali - ironia della sorte o frutto di incoerenza cronica - l’attuale vicesindaco aveva persino votato contro nella scorsa amministrazione.
Tanto per stare ai fatti e non alle fantasie, a proposito delle azioni di lungo periodo, Cassago cita la loro recente buona idea di modificare il percorso dei BUS passando dalle vie Moro e Roma e si offende se annotiamo che tale soluzione fu valutata e anche percorsa con BUS di prova della NET nel lontano 2010 con il comandante Mancini ma venne sospesa in attesa dei lavori di scavo per l’acquedotto. Lavori a cura di Brianzacque che nel 2010 dovevano essere imminenti ma invece si sono conclusi solo nel 2017 rendendo possibile la modifica dei percorsi solo dopo il 2018. Idea logica e corretta che applaudiamo non senza dire che era già fra i piani operativi dell'amministrazione e che correttamente gli uffici l'hanno riproposta ai nuovi amministratori. Lo stesso vale per i 10 progetti e staremo a vedere se e con quale qualità sarà in grado di realizzarli questa giunta.
NUOVA GENERAZIONE
Un altro fatto è certo sul tema dei nuovi amministratori. Tre su quattro nostri consiglieri (75%) sono forze nuove della lista civica, mentre i quattro o cinque consiglieri che hanno bazzicato il PD occupano il 50% dei seggi della maggioranza. Il campione del riciclo è il vicesindaco che nelle ultime cinque tornate amministrative ha frequentato 5 gruppi diversi. Si tratta di fatti oggettivi non di demolizione degli avversari.
Il nostro unico consigliere esperto, avrebbe lasciato il posto come previsto nella dichiarazione di insediamento, ma considerato come è stata trattata la nostra nuova capogruppo nei primi mesi di commissione e la palese predisposizione del sindaco a rivoltare la frittata persino negando l'evidenza dei fatti davanti al Consiglio comunale, abbiamo sospeso la decisione in attesa di poter verificare se si riesce a lavorare seriamente nelle commissioni, senza soffocare gli uffici di inutili corrispondenze, rispettando il lavoro dei dipendenti e guardando all’interesse del paese. Comportamento che certamente non ebbero le precedenti opposizioni oggi presenti al governo.
DEMOLIRE GLI AVVERSARI
Un altro fatto oggettivo è che da 20 anni a questa parte tutti coloro che sono stati in carica a Sulbiate sono stati demoliti e quasi sempre indipendentemente dai loro meriti o demeriti.
Suggeriamo ai cittadini un infallibile criterio di giudizio per capire se a torto o a ragione: quello di considerare e verificare i fatti.
Noi notiamo che su molti fatti più di qualcuno non può vantare di essere stato coerente nel tempo. I fatti principali di questi 20 anni sono:
- la nuova scuola;
- la difesa dall’invasione di Pedemontana;
- l’opposizione al recupero della filanda;
- le azioni di tutela del patrimonio storico;
- il sostegno costante a istruzione, cultura e sociale;
- le scelte sulla cementificazione o conservazione del territorio;
- la coerenza sulle scelte urbanistiche e della viabilità;
- l’apertura al territorio con la promozione di convenzioni, progetti e attività con i comuni vicini;
- l'interruzione del processo di Unione fra i Comuni.
Chi ha saltellato di qua e di la su questi temi in base a come tirava il vento o gli apparentamenti di partito, non ha bisogno che siano gli avversari a demolirlo. Si demolisce in proprio.
INFINE, SULLA PIAZZA CASTELLO
E’ vero ciò che afferma Cassago “noi abbiamo imposto il recupero”. In questo siamo coerenti con 20 anni di tutela del nostro patrimonio storico con tanti progetti di recupero pubblico e privato portati a termine. Lo abbiamo fatto anche per il più importante ambito storico sulbiatese rappresentato dalla Piazza Castello, dopo avere commissionato uno studio pubblico (non inutile come afferma Cassago facendo il pappagallo dei suoi ex colleghi del PD) la cui fondamentale esistenza ha consentito di verificare - avendo ottenuto il parere della Soprintendenza alle belle arti - che si tratta di un ambito storico da tutelare unico e di grande valore.
Forti della disponibilità di tale studio e del parere autorevole della Soprintendenza (quello che l'attuale Giunta continua ad ignorare) la nostra giunta Crespi nel 2015 ha adottato lo studio pubblico come indirizzo e criterio OBBLIGATORIO per autorizzare il recupero da parte di qualunque proprietario. I vari privati succedutesi dopo tale delibera non hanno ancora rispettato la norma non per nostra incapacità ma per la girandola di proprietari illusi di poter disporre a loro piacimento di un bene storico, rafforzati in ciò da quello che ormai da un paio d'anni vanno dicendo il nuovo sindaco e la sua giunta.
FINALMENTE i recenti crolli hanno costretto la giunta a RINUNCIARE AI PROPOSITI DEMOLITORI e a decidere - aiutata da funzionari e legali avveduti e impossibilitati a non considerare la normativa vigente - che occorre portare il problema davanti a una “conferenza di servizi” presente la Soprintendenza in modo che siano rispettate (o opportunamente modificate tenendo conto del degrado attuale) le normative vigenti.
Resta il fatto che anche Cassago dovrà obtortocollo prendere atto che l'operato della giunta Crespi con lo studio pubblico e con la normativa comunale adottata nel 2015 sono di estrema utilità e senza di essi rischiavamo di avere l’ennesimo opprimente condominietto con i box sotterranei di cui ha sempre parlato il sindaco spalleggiato dal vicesindaco LEGGI E RICORDA! … che però come tutti gli altri non è del PD.
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.