L'ala nord di piazza Castello è un immobile storico di inizio 1700 a rischio crollo.
Da 6 mesi si sono interrotte le azioni per salvare la struttura che gli amministratori di Sulbiate Insieme hanno messo in atto con le varie proprietà degli immobili che vogliono abbattere e ricostruire da capo (dalla famiglia Cremonesi, alle varie immobiliari, fino all’attuale proprietà subentrata nell’ultimo anno).Questo è il rendering del quartiere Castello-Sant'Ambrogio nello studio pubblico del 2012 adottato dalla Giunta.
Abbiamo sollecitato informazioni ma nessuna risposta dai nuovi amministratori.
L’assessore aveva detto ai giornali che entro fine ottobre avrebbe avuto risposte, ma da noi sollecitato il 30 novembre al Consiglio comunale non ha aperto bocca.
Noi abbiamo riscritto a Sindaco, Soprintendenza e Prefetto perché temiamo l’inverno, crolli e rischi per la popolazione.
Questa è la foto scattata in questi giorni è della nostra splendida Casa Colonica San Paolo in via Biffi, una delle ultime 20 rimaste nella nostra regione.
E’ stata per anni abbandonata e a rischio crollo e infine recuperata interamente verso il 2010 dopo che nel 2000 una scelta sciagurata della Giunta di Comune Aperto aveva concesso l’abbattimento e la “ricostruzione fedele” di un condominio da 4 piani. Il nostro gruppo era all’opposizione e riuscì ad impedire quello scempio coinvolgendo la Soprintendenza per contrastare la decisione della maggioranza di allora. Dopo il 2004 è arrivata la nostra Giunta con idee molto chiare e infine la proprietà che voleva abbattere (e che aveva presentato ben 3 perizie che dichiaravano il rischio crollo!) ha venduto ad un’impresa esperta in recuperi e restauro che ha salvato l’immobile.
La storia si ripete oggi in pericolo è l’ala nord di piazza Castello che è parte della storia di Sulbiate ed esiste e resiste al tempo sin dalla prima metà del 1700.
I pericoli sono evidenti… cosa vuole fare la nuova Giunta?
Le varie proprietà continuano a resistere, purtroppo anche sostenuti da normative e regolamenti barocchi, rinviando l’esecuzione del recupero che le nostre Amministrazioni hanno deliberato in base a uno studio realizzato nel 2012
che poi è stato adottato quale piano di riferimento per il recupero, la salvaguardia e conservazione che ha raccomandato la Soprintendenza.
Mentre il nuovo Sindaco Della Torre si è augurata di poterla abbattere parzialmente.
Mentre il nuovo vicesindaco e il “nuovo” capogruppo stanno zitti ma purtroppo hanno nel loro curriculum il demerito di essere stati promotore e consigliere di Comune Aperto e delle pessime scelte dei primi anni 2000. Speriamo vogliano riscattarsi in questa occasione e non credano ancora a perizie di parte interessate.
CHE COSA CI POSSIAMO ASPETTARE?
Noi siamo certi che la strada è tracciata e non ci devono essere dubbi per recuperare la struttura e vigilare che la nuova proprietà non continui nella melina che porta al rischio del crollo.
NON ESITEREMO UN ISTANTE A AGIRE IN OGNI SEDE SE DOVESSERO SUCCEDERE CROLLI E DISGRAZIE DOVUTE ALL’INERZIA DEGLI AMMINISTRATORI E DELLA PROPRIETA’.
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