Il D.U.P. è la programmazione comunale dei 3 anni 2018-2020.
Noi abbiamo analizzato e letto seriamente il lavoro della Giunta, Quasi 50 pagine molto incomplete, superficiali e approssimative. Persino incoerenti con le norme riportate nelle premesse. Queste sono le nostre considerazioni espresse pubblicamente in Consiglio nella distratta indifferenza della maggioranza.
CONSIGLIO
COMUNALE DEL 30 NOVEMBRE 2017
Dichiarazione
di voto: D.U.P. Documento Unico di
Programmazione 2018-2020
Sig. sindaco, signori consiglieri,
in occasione delle linee di mandato presentate
dal Sindaco a fine settembre scorso, con quasi 2 mesi di ritardo rispetto alla
norma statutaria e di legge, constatammo e facemmo presente la totale assenza
di riferimenti a numeri e capacità di bilancio per la realizzazione degli
obiettivi di mandato. Avevamo chiesto di colmare tale mancanza che non consente
ai cittadini di valutare la fattibilità e quindi la serietà delle proposte
degli amministratori.
Ci venne comunicato che era già in
elaborazione l’odierna edizione del DUP e che all’interno di questo documento
sarebbe stato possibile inserire i dati economici di bilancio a verifica della
realizzabilità dei singoli programmi e servizi “venduti” agli elettori come
promesse elettorali.
Dobbiamo invece constatare che anche
il DUP di questa sera ci ripropone la retorica delle “tante belle cose” in
stretto linguaggio elettorale senza che alcuna di esse venga associata alla
capacità di essere realizzata con i reali numeri e le disponibilità del nostro
bilancio pubblico.
Sig. Sindaco, la nostra non è
un’opposizione di principio e un antagonismo pregiudiziale. Abbiamo cercato di
illustrare, semplificando e riducendo al minimo indispensabile i tanti motivi
per cui questo documento è inapprovabile. Ci creda non si tratta di
accanimento, il DUP che prendiamo in esame oggi è privo delle parti
fondamentali previste dalla legge e che voi stessi, grazie ai funzionari
pubblici, citate in premessa come necessarie. Lo sviluppo del ciclo
programmatorio è un tentativo fortemente incompleto dai contenuti parziali e
francamente scadenti.
Ci assale il sospetto che una volta
scritto il DUP non vi siate preoccupati di rileggerlo e di verificarne la
completezza rispetto a quanto avete correttamente riportato nella premessa.
Altrimenti non sono spiegabili le contraddizioni che contiene. Ci creda Sig.
Sindaco siamo coscienti che siamo l’opposizione con il compito di valutare e
controllare, ma abbiamo la netta impressione che coloro che hanno studiato ed
approfondito il DUP siamo più noi che lei e la sua Giunta. Riteniamo pertanto
che questo documento sia da respingere nella sua interezza per i seguenti
motivi e argomentazioni.
PERCHE’ IL DUP 2018-2020 E’ UN DOCUMENTO INCOMPLETO
Il vostro DUP è un documento
incompleto perché privato delle componenti fondamentali che gli conferiscono la
qualità di documento programmatico che voi stessi bene illustrate nella
premessa. Eccone i motivi più rilevanti.
a) La grande confusione fra gli obiettivi strategici, i macro-obiettivi e
le singole azioni operative. Le classificazioni dei vostri obiettivi nella SeS (sezione
strategica) e nella SeO (sezione operativa) risultano confuse e carenti. Come
può essere ad esempio classificato come macro-obiettivo la realizzazione del
dosso stradale di via Mandelli? I macro obiettivi del DUP sono sostanzialmente
tali e quali, una ricopiatura, alla lista delle “azioni da porre in essere” già
elencate nelle linee di mandato e prima nel programma elettorale.
b) Vengono ignorati gli elementi di contesto prescritti dalla norma - Nella SeS sono ignorati gli
elementi di contesto di finanza pubblica e di programmazione dei livelli
superiori, regionali, nazionali ed europei.
c) Mancano i dati di bilancio e finanza locale – vi siete limitati a trascrivere
il prospetto della sezione entrate e persino è stata tralasciata la sezione
delle uscite.
d) Viene inibita ai cittadini e ai consiglieri la possibilità di
valutazione e di verifica nel tempo del vostro operato - La vostra scelta deprecabile di
evitare ancora una volta di associare agli obiettivi (strategici o operativi
che siano) la concretezza delle disponibilità di bilancio costituisce una sorta
di autodenuncia di superficialità e dimostra la considerazione che avete per i
nostri cittadini ai quali - dopo avere annunciato in giugno un vago programma
elettorale e in settembre la sua pedissequa ripetizione nel documento delle
“linee programmatiche di mandato” - offrite un altro documento di
programmazione 2018-2020 ripetitivo, ancora generico esattamente come il
programma e monco delle cifre che dovrebbero conferirgli concretezza e la
patente di veridicità.
e)
La partecipazione alle scelte e la
trasparenza amministrativa - nelle vostre dichiarazioni elettorali ci sono molti passaggi su
questi temi. Non vogliamo essere pignoli o trovare a tutti i costi ciò che non
funziona, ma le carenze di questo passaggio democratico fondamentale del
Documento Unico di Programmazione sono macroscopiche ed è evidentissima la
scarsa applicazione che la Giunta ha posto nel fare il suo dovere verso i
nostri cittadini. A pag. 2 viene scritto ”Nella SeS … vanno indicati i mezzi e gli
obiettivi intermedi che si vogliono perseguire … indicati gli strumenti con cui
l’amministrazione intende informare i cittadini circa il livello di
realizzazione dei programmi, di raggiungimento degli obiettivi e delle collegate
aree di responsabilità politica o amministrativa”. Non solo manca
l’indicazione degli strumenti informativi (fra i quali per amor di patria
escludiamo la frequentazione dei social da parte del sig. Sindaco), si evita
con cura qualunque espressione di numeri neppure per i principali obiettivi
strategici. Questa documentazione
carente rende impossibile il controllo del vostro operato in primis ai
cittadini e poi a noi consiglieri (compresi quelli della maggioranza) che
abbiamo il dovere di controllo e di indirizzo. L’altra triste certezza è che
rende impossibile a voi stessi consiglieri e amministratori di maggioranza
l’attuazione e la gestione dei vostri obiettivi e il controllo delle azioni
della vostra giunta.
Da parte nostra non rinunceremo a
svolgere seriamente il ruolo della minoranza di controllo e indirizzo
democratico. Non vi accuseremo mai come fecero con noi le opposizioni uscenti,
di non essere democratici se non adotterete le nostre proposte o se non
ascolterete le nostre considerazioni, ma non ci esimeremo dall’incalzarvi
quando, come oggi, non avrete rispetto del vostro ruolo, dei vostri doveri e
quindi dei nostri cittadini e delle nostre Istituzioni locali.
Definite le considerazioni di
carattere generale, vogliamo entrare in qualche dettaglio significativo dei
contenuti del vostro documento al fine di meglio spiegare la nostra
preoccupazione e contrarietà.
Cominciamo col segnalare un’altra
azione incoerente con i vostri intenti di trasparenza e democrazia, non vi siete neppure disturbati a convocare
la commissione consigliare “programmazione economica e finanziaria”. Una cosa
che avrebbe provocato scandalo e fiumi di dichiarazioni delle opposizioni
inneggianti all’oltraggio alla democrazia se soltanto l’avessimo fatto noi
della giunta della precedente amministrazione.
LE MISSIONI E i PROGRAMMI: DESCRIZIONI SENZA VALORI
Nel merito dei contenuti, ricordato
che è impossibile un giudizio sulla fattibilità economica delle voci ed ogni
futura attività di monitoraggio democratico, in attesa che vi decidiate a fare
il vostro dovere rispettando per primi la normativa pubblica (precondizione
morale per un amministratore pubblico affinché i cittadini facciano lo
stesso), non ci resta che fare qualche
esempio di alcune delle tante incongruenze che emergono dal DUP, giusto per
sottolineare alcuni dettagli di programma che ritorneranno utili in futuro
quando con il passare del tempo dovremo prendere atto della loro non
realizzabilità o prematura scomparsa.
Ø
a
pag.15 - si precisa: “nuovo rapporto con le minoranze e le
commissioni: rispetto e collaborazione”; per adesso i fatti dicono che
le commissioni non ci sono (scuola), se ci sono non hanno fatto il loro dovere
(tutte le altre) e che alle minoranze vengono dimezzati i posti e viene inibita
la discussione degli argomenti.
Ø a pag.25 - sul piano di diritto allo
studio (PDS) si dichiara: “Collaborazione
con la scuola e il corpo docente in sinergia con la componente genitori
attraverso lo strumento della commissione scuola”; la realtà dice che
il primo PDS di questa giunta, sui 5 da fare nel mandato, viene definito e
approvato in assenza della commissione e in regime di autarchia. Il 20% dei
Piani Diritto alla Studio del vostro quinquennio è già venuto alla luce in
regime monocratico.
Ø a pag.25 – si parla di spese e sovvenzioni per manifestazioni
culturali; per la sola giornata del 24/09/2017, festa del paese, sono stati
stanziati ed elargiti quasi 8 mila euro che è all’incirca la somma spesa per
tutti i settembre sulbiatese della precedente amministrazione; a qualcuno non
viene il dubbio che il Sindaco Della Torre abbia già bruciato tutti i soldi che
il DUP vorrebbe destinare alla cultura? Per finanziare solo mezza giornata di
tutto il “settembre sulbiatese” presto si renderà conto che dovrà anche
tagliare le spese essenziali per il sociale per avere scelto di pagare gli
asinelli e le fontane. Questa è la chiara dimostrazione concreta dell’utilità
di associare i valori di bilancio alle azioni programmatiche, avreste avuto il
quadro della capacità di spesa pubblica e la possibilità di valutare meglio la
scelta di questo stanziamento di spesa sicuramente incongruo con la situazione
del nostro bilancio pubblico. In questo modo anche i vostri consiglieri
comunali non si troverebbero ad approvare per fede e alla cieca le scelte della
Giunta.
Ø a pag.28 – “ridurre l’urbanizzazione ai fini speculativi, salvo le convenzioni in
essere e quelle con significativi ritorni per la comunità”. Chiediamo al
Sindaco di spiegarci per quale motivo si è sostituito il verbo “bloccare” usato
nelle linee di mandato adottando il più elastico “ridurre”? Quali criteri di
selezione saranno usati per scegliere chi sarà bloccato e chi ridotto? Sig.
Sindaco cosa intendete per “urbanizzazione ai fini speculativi? Chi verrà da
voi considerato uno speculatore? Colui che realizza un immobile oppure
l’amministratore pubblico che concede l’edificabilità di un’area verde? Come
giudica chi propone e approva nel PRG di trasformare in edificabili ben 15 aree
verdi? Oppure decide una norma che aumenta del 250% il volume di edificabilità
di aree già residenziali? Oppure concede un piano di recupero residenziale con
volumetrie di 4,5 mc/mq pari al triplo degli altri piani residenziali? Non so
se lei vorrà rispondere subito, ma se chiede al suo capogruppo potrà
confermarle che nel 2004 lui votò il P.R.G. di Sulbiate che conteneva anche
tutte queste scelte.
Ø a pag. 28 – “introdurre un nuovo concetto di bellezza e compatibilità di zona per i
fabbricati per evitare i mostri degli ultimi anni”; Sig. sindaco chi decide
sulla bellezza? Chi ha titolo per decidere quali edifici sono mostri e quali
no? Non vogliamo accanirci ma, ad esempio, in passato da questi stessi seggi
qualcuno ha votato a favore dell’edificio di via Mandelli (quello della
scalinata), per il quartiere di via Quasimodo o per le mega lottizzazioni alle
spalle del Castello (realizzate) e della ex-Filanda/villa Biffi (ancora da
realizzare); quell’amministrazione aveva deciso di abbattere la splendida “Casa
colonica San Paolo” per sostituirla con un condominio a 4 piani; lei stessa
sig. sindaco ha dichiarato di voler abbattere parte dell’ala nord di Piazza
Castello nonostante la raccomandazione di conservazione espressa dalla
Soprintendenza. Come la mettiamo con bellezza e compatibilità di zona in questi
casi?
Ø a pag. 29 - “valorizzare i sentieri sin dal centro
cittadino”, cosa significhi questa frase un giorno qualcuno lo dovrà
spiegare, per ora prendiamo atto che il centro cittadino di piazza Giovanni 23°
è stato “valorizzato” degradandolo a fungere da strada di transito; a pag.31
leggiamo il principio “ripensare la viabilità come strumento di
socializzazione” che è stato prontamente coniugato trasformando la
piazza storica centrale del paese in strada di attraversamento veicolare.
Ø a pag.31 – la fognatura di via Manzoni sarà realizzata, ma subordinata alle
priorità di Brianzacque; però si nasconde ai lettori che l’opera è stata
messa nei piani delle opere idriche
pubbliche da più di 10 anni proprio con Brianzacque, lo stesso ente che
dal 2010 continua a subordinare la priorità di Sulbiate a favore di altri
Comuni!
Ø a pag.31 – la riapertura di via Fermi; tristemente ferma da 5 mesi senza
nessuna azione risolutiva e coerente con quelle in corso a cura dei precedenti
amministratori.
Ø a pag.31 – come già accennato viene
qualificato fra i macro-obiettivi di mandato “il completamento del dosso di via Mandelli-De Amicis” anche se di
fatto è una piccola parte non eseguita (forse il 5%) di opere pubbliche a
carico dell’operatore (PA4) che ne ritarda l’esecuzione.
Ø
Dulcis
in fundo, notiamo con sconforto che il DUP già sconfessa le Linee di mandato e
il Programma elettorale facendo scomparire l’azione del programma elettorale
più divertente e inspiegata dall’imbarazzato candidato sindaco: “con queste azioni intendiamo creare un
humus utile a facilitare la vendita o l’affitto degli appartamenti tuttora
liberi e quindi raggiungere la quota di 5.000 abitanti. Tetto utile per
sostenere in autonomia alcune scelte amministrative e urbanistiche come
l’ampliamento della scuola materna”. I miracoli previsti con l’azione erano
tre: la crescita dei servizi e dei
negozi di vicinato e il miglioramento del trasporto pubblico, sono stati promossi ad azione autonoma
ma mantenendo segreta la modalità di copertura di bilancio. Prendiamo atto che
lo stile sarà questo, piano piano si faranno sparire le promesse falocche,
inspiegabili o inattuabili.
OPERE PUBBLICHE: NEI TRE ANNI NESSUNA NUOVA OPERA
In merito alle opere pubbliche
dobbiamo segnalare che il DUP nell’unica parte che riporta i numeri di bilancio
con il piano triennale degli investimenti, traduce e riporta con disarmante
sincerità il vero contenuto programmatico del lavoro dei nuovi
amministratori. Nel 2018 dichiarano
“ZERO” opere pubbliche dopo un anno e mezzo di lavoro, nel 2019 quando saremo
ormai a metà del mandato amministrativo inseriscono la spesa di 1 milione per
la tangenziale nord e nel 2020 una manciata di euro (500 mila) per la
riqualificazione delle Piazze. Come dire che, forse, si porteranno a termine i
progetti già impostati dai precedenti amministratori e che certamente i
sulbiatesi vedranno NESSUNA delle opere tratte dal vostro programma elettorale
fantasma(gorico).
OPERE E PROGETTI DIMENTICATI
Infine a dimostrazione della dubbia
qualità e completezza della programmazione triennale, annotiamo che vengono
praticamente ignorati i veri progetti in corso che da soli potrebbero
qualificare il lavoro degli amministratori pubblici di Sulbiate, chiunque essi
siano.
Si tratta dei vari progetti e
procedimenti avviati negli scorsi anni che elenchiamo in ordine sparso
garantendovi che veglieremo affinché questi procedimenti vengano realizzati:
1. la messa in efficienza energetica
dei tre immobili pubblici in adempimento degli impegni del patto dei Sindaci
(progetto 6 Comuni efficienti);
2. il totale rifacimento degli impianti
della pubblica illuminazione (progetto ILLUMINA) che consentirà, se ben
realizzato, di avere soluzioni da “smart city” su tutto il territorio comunale,
sull’esempio di quanto già sperimentato in via 4 novembre;
3. il prolungamento della via 1° maggio
fino alla SP177 che completa la viabilità di quartiere e di paese, consentendo
di realizzare (finalmente) anche la ciclabile verso Bellusco su via 25 aprile
che può diventare a senso unico con una corsia riservata a ciclisti e pedoni;
4. la presenza del nuovo polo della
“exfilanda” che opera in ambito sociale, del lavoro e culturale e che non può
non essere considerato una risorsa per il paese e per i giovani;
5. la presenza delle realtà sociali e
assistenziali dei progetti “Sfactory” e “Casa di Rut” operanti nelle strutture
comunali in Piazza Castello;
6. il progetto pubblico di
riqualificazione del comparto storico della Piazza Castello che sin dal 2012
era oggetto di trattativa con la proprietà per la sua adozione in alternativa
all’abbattimento (ormai divenuto imminente rischio di crollo) purtroppo
auspicato dal nuovo Sindaco in campagna elettorale;
7. la riattivazione delle Consulte di
Quartiere organi di partecipazione mai attivati anche grazie all’azione di
contrasto delle attuali forze di governo;
8. la delibera di indirizzo che fece il
precedente Consiglio Comunale esprimendo la disponibilità ad ampliare i
territori di Parco PANE in Comune di Sulbiate conferendo le aree adiacenti al
tracciato della Pedemontana;
9.
la
delibera di indirizzo a costituire l’Unione Sulbiate-Aicurzio dal 2018 che fece
il precedente Consiglio Comunale in accordo con quello di Aicurzio.
Su questi progetti saremo felici di
affiancare, sostenere e complimentarci con la maggioranza per volerli
realizzare celermente e con la migliore qualità possibile.
Anche questa è democrazia e vero
lavoro per la comunità.
L’ultimo contributo informativo che
vogliamo lasciare ai colleghi consiglieri riguarda il prospetto di pag.40 nel
quale il DUP, senza nessun commento da parte dei nuovi amministratori, informa
sulla previsione di nuove superfici residenziali e produttivo-terziarie. Dato
che si tratta di problemi rilevanti che i colleghi non hanno voluto commentare,
ci permettiamo un breve e schematico riassunto.
Il prospetto presenta le previsioni
di nuove superfici del vigente Piano di Governo del Territorio. Il DUP commenta
soltanto il fatto che il PGT è scaduto nel 2014 e deve essere rifatto,
dimenticandosi però di riferire che da anni, prima ancora che il PGT scadesse,
non è possibile per tutti i Comuni mettere mano ai PGT perché manca la
normativa regionale che lo consente.
Nel seguente prospetto si riassumono
gli stessi dati del DUP con totali e classificazioni significative:
aree residenziali
|
metri cubi TOTALI
|
di cui
già realizzati
|
di cui
da realizzare
|
P.R.G. - Diritti edificatori residui concessi nella
procedura
del 2002-4 (*)
|
101.125
|
33.375
|
70.350
|
P.G.T. - Piani e ambiti vincolati a pubblica necessità
definiti nella procedura del 2007-9
|
73.085
|
15.690
|
54.795
|
Tot. ambiti di pianificazione
|
174.210
|
49.065
|
125.145
|
(*) stimiamo che altri
30.000 metri cubi. siano volumetrie edificate dopo il 2004 come licenze singole
in aree B2 concesse nel PRG; il prospetto ovviamente non riporta tutti gli
ambiti di PRG concessi e conclusi o le varianti, come il Piano di recupero
della ex filanda di via Mandelli/Filanda (quello della scalinata) in quanto
realizzato con variante urbanistica per circa 21.000 metri cubi.
aree produttive e
terziarie
|
metri quadrati
totali
|
di cui
già realizzati
|
di cui
da realizzare
|
P.R.G. - Diritti edificatori residui concessi nella
procedura
del 2002-4 (**)
|
40.484
|
0
|
40.484
|
P.G.T. - Piani e ambiti vincolati a pubblica necessità
definiti nella procedura del 2007-9
|
47.520
|
0
|
47.520
|
Tot. ambiti di pianificazione
|
88.004
|
0
|
88.004
|
(**) altri 20.000 metri
quadrati di industriale concessi dal PRG 2004 sono stati edificati in zona sud
e non sono stati riportati nel prospetto in quanto ambiti conclusi.
Il prospetto di pag.40 elenca i
singoli ambiti ancora aperti. Le nostre considerazioni vogliono classificare
gli ambiti in relazione alla loro effettiva necessità pubblica e raggruppare
gli ambiti anche in base alla paternità della scelta politica (presto metteremo
a disposizione dei sulbiatesi anche tutti gli interessanti dettagli per singolo
piano e per grado di utilità pubblica). Ci preme in questa sede consentire a
tutti di “dare a Cesare quel che è di Cesare” e cominciare a scrollare di dosso
alla civica Sulbiate Insieme tutto il fango che è stato riversato in questi
anni sui nostri amministratori, con particolare attenzione a coloro che negli
scorsi 13 anni sono stati Sindaci e Assessori. Nei banchi dell’attuale
maggioranza e nelle stanze della “politica locale” dove adesso è passata la
responsabilità di risolvere questi problemi molti Cesare sono ancora seduti,
vedremo quali soluzioni la maggioranza saprà proporre per risolvere i pasticci
del 2004 dei quali non hanno mai smesso di lamentarsi pur essendone gli autori.
Fra le lamentele di chi oggi è
seduto in maggioranza, vogliamo citare quella che è sottintesa
nell’affermazione a pag. 28 del DUP quando si dichiara di voler “ridurre l’urbanizzazione ai fini
speculativi” (non più “bloccare”, già rimangiandosi una promessa
elettorale) “salvo le convenzioni in
essere e quelle con significativi ritorni per la comunità”. Il prospetto
sopra riportato dice che fra i diritti edificatori concessi del PRG 2004 ci
sono ancora 70 mila metri cubi da realizzare dei quali quasi la metà non hanno
ancora presentato richiesta di concessione. Faremo volentieri attenzione alle
scelte e al coraggio della Giunta e come saprà gestire la giravolta lessicale
“da blocco a riduzione” di quella che oggi chiamano “speculazione” ma che nel
2004 era il contenuto del PRG innovativo elaborato da una vera lista
civica-ambientalista e che qualcuno seduto in questo Consiglio approvò con il
suo voto.
Per memoria anche dei nuovi
consiglieri (ai quali però suggeriamo di andarsi a studiare gli atti onde
evitare queste sgradevoli sorprese) crediamo cosa utile ed istruttiva allegare
agli atti di questo Consiglio l’analisi sui piani regolatori che il nostro
gruppo pubblicò nel 2008 per informare la cittadinanza.
In conclusione, ci consenta sig.
Sindaco di esprimere la nostra preoccupazione per la superficialità e
l’incompetenza con la quale affrontate i documenti più importanti e
qualificanti della vostra amministrazione. Lei Sindaco, a suo tempo,
rivolgendosi ai nostri concittadini con l’appello al voto ebbe a scrivere che: “poteva
contare sulla disponibilità di persone che hanno avuto anche recentemente
esperienze amministrative nel Comune di Sulbiate la cui competenza e conoscenza
della macchina amministrativa comunale, provinciale e regionale vi avrebbe
agevolati nel tradurre in azioni concrete i vostri progetti”. Noi non
sappiamo a chi lei specificamente si riferisse ma a distanza più di 5 mesi
dall’avvio di questa esperienza amministrativa non è presa dal dubbio di avere
preso un gigantesco abbaglio?
Anche per questi motivi non possiamo
essere soddisfatti del vostro documento e non ci resta che attendere il
prossimo. Buon lavoro.
Gruppo
Consigliare Sulbiate Insieme - Maurizio Stucchi
Il
Capogruppo e i Consiglieri
allegato:
foglio informativo “la nuova Finestra” n.14 febbraio 2008 leggi mappa gru leggi n.14
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