Blog di Informazione e Comunicazione degli elettori della Lista Civica "Sulbiate Insieme" rappresentata in Consiglio Comunale da due gruppi consiliari "Sulbiate Insieme" e "Insieme per Sulbiate" Dal 13 giugno 2022 non siamo più in Consiglio comunale avendo scelto di lasciare spazio a nuove esperienze civiche. Il nostro BLOG resta però un punto di discussione e di presidio della democrazia locale. CONTINUATE A SEGUIRCI.
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giovedì 28 novembre 2013
In Brianza investiti 11 milioni di euro in cultura… ma nessuno lo sa
In particolare 1 milione e 600 mila euro messi in campo per creare nellaex Filanda di Sulbiate un laboratorio – unico in Italia – per i prototipi delle start up e delle giovani imprese.
http://www.mbnews.it/2013/11/la-brianza-investe-11-milioni-di-euro-in-cultura-ma-nessuno-lo-sa/
mercoledì 27 novembre 2013
DENIGRAZIONE CONTINUA
La
bacheca del PD pubblica un altro volantino che non esitiamo a definire
offensivo e denigratorio verso le Istituzioni locali.
Pubblicano
fotografie delle opere del torrente cava facendo passare il messaggio -
totalmente infondato - che le opere sono sbagliate e che l'ufficio tecnico non
ha controllato.
Continuano
a denigrare il loro Comune dicendo falsità evidenti.
E'
un modo vergognoso di fare "politica locale" che conferma le bassezze
di chi guida le opposizioni.
(leggi la nostra locandina esposta in bacheca)
(leggi la nostra locandina esposta in bacheca)
Continuano
imperterriti con le campagne di denigrazione nonostante nei mesi scorsi abbiano
inanellato le figuracce storiche che ricordiamo:
-
campagna "no al senso unico di via Mandelli" con i gazebo, basata
sulla bugia del falso senso unico e delle piante sui tubi
-
campagna "falsi in atto pubblico" basata sulla bugia che l'Ufficio
Tecnico avrebbe tollerato un falso inizio lavori del cantiere edilizio privato
di via Mandelli
-
campagna "acquedotto inquinato" che crea un allarme sociale per una
banale rottura di un tubo della fognatura nel cantiere del piano recupero della
scuola
-
campagna "bilancio errato" che richiede la sfiducia del sindaco per
la mancanza di una delibera su un allegato al bilancio risolta con un atto di
"validazione"
Perché
lo fanno?
Perché
sanno che le notizie negative fra il falso e il dubbioso lasciano comunque
l'impressione dell'esistenza di problemi e forse cattiva gestione.
Esattamente
il metodo della "chiacchiera e dei chiacchieroni" che condanna sempre
Papa Francesco.
La
chiacchiera è distruttiva, cosa c'è di meglio per chi non ha argomenti e
proposte amministrative valide?
Il
nostro Ente con gli Amministratori e il personale deve affrontare una difficile
situazione sociale, economica e Istituzionale originata dalla lunga crisi che
preme sulla nostra società.
Non
chiediamo alle opposizioni di non svolgere il loro ruolo che consideriamo
importante, crediamo però di avere diritto di pretendere comportamenti leali e
responsabili per uscire da questa fase di crisi senza penalizzare i servizi
istituzionali alla popolazione con la denigrazione e intasando gli uffici di
corrispondenza
.
Purtroppo
da un anno e mezzo dobbiamo prendere atto del metodo menzognero e denigratorio
di cui abbiamo sopra ricordato solo le ultime manifestazioni.
Dobbiamo
denunciare la volontà pianificata di subissare gli uffici con valanghe di
richieste i cui volumi (229 documenti in un anno!) non possono essere
considerati il sacrosanto esercizio del diritto di avere informazioni da parte
dei Consiglieri ma la ricerca di intralciare e boicottare il lavoro dell'Ente.
Mai
proposte ragionevoli e attuabili ma solo azioni di intralcio, denigratorie e di
rottura.
NON
SIAMO PIU' DISPOSTI A TOLLERARE QUESTE PREVARICAZIONI, DA OGGI IL GRUPPO DI
MAGGIORANZA COMINCIA A DENUNCIARE QUESTO METODO ALLA POPOLAZIONE E - SE
CONTINUERA' - ALLE AUTORITA' COMPETENTI PER LA TUTELA DEI DIRITTI DEI
CITTADINI, DEI DIPENDENTI E DEI NOSTRI AMMINISTRATORI.
giovedì 14 novembre 2013
LA PROFESSIONE DI CONSIGLIERE INDIGNATO (PER FINTA)
Riprendo la relazione di quanto avvenuto nel consiglio del 8 novembre
qui pubblicata il 9/11 per commentare una serata veramente deludente.
Quello che segue è il mio punto di vista personale.
Il capogruppo G. Stucchi, portabandiera del PD locale, nella sua
dichiarazione di voto (piena di frasi copiate o fatte copiare dalla
dichiarazione di voto del gruppo di Mattavelli) esprime un inciso nel quale mi
coinvolge affermando che da 10 anni sono responsabile diretto del bilancio del
Comune e che non avrei svolto il mio compito di amministratore che verifica gli
atti. La verità è che il documento che è stato dimenticato nella procedura lo
abbiamo studiato e discusso per mesi perché contiene i beni da cedere per
rispettare il patto di stabilità, per errore materiale è mancato il suo
inserimento fra le molte delibere dell'iter burocratico del bilancio 2013.
Per la precisione ho tenuto la delega al bilancio per 5 anni, poi per
altri 3 anni fu assessore Andrea Cavenaghi e fece il bilancio 2012 la
dottoressa Lazzari commissario prefettizio. Inoltre ho analizzato molto
approfonditamente altri cinque bilanci dal 2000 al 2004 da capogruppo di
opposizione quando, il sig G. Stucchi era un dirigente della lista di governo
Comune Aperto.
La precisazione mi serve per comunicare ai due capigruppo la notizia
che avendo personalmente analizzato 15 anni di bilanci, posso testimoniare che
al Comune di Sulbiate, dal lontano 1999, si è verificato un errore di procedura
solo nel 2013 (guarda caso l'unico anno nel quale i Comuni sono stati costretti
dal Governo al rinvio fino a novembre). Pertanto sono testimone informato e
consapevole dell'efficienza dei lavoratori della nostra pubblica
amministrazione anche per il fatto che i bilanci fanno parte della mia
professione e posso esprimere giudizi tecnici e non solo di stima generica per
le persone che hanno collaborato per molti anni con me e con i vari
amministratori pubblici (compresi un Vice Prefetto e i vecchi sindaci Giorgi e
Cavenago).
Quindi la pessima notizia per i due capigruppo (indignati per finta) è
che non possono negare ai loro elettori che questi stessi funzionari sono le
stesse persone con le quali loro stessi hanno potuto lavorare. Mattavelli
direttamente essendo stata per ben 9 anni assessore e G. Stucchi indirettamente
con gli assessori dei suoi gruppi politici (per 5 anni quando era con Comune
Aperto e per 3 anni quando era nel PD). Entrambi facendo parte della nostra
lista civica!!!
Se rileggiamo le dichiarazioni e l’irragionevole richiesta di sfiducia
con tanto di indignazione, costruite su questo incidente tecnico procedurale
tenendo conto della storia dei due capigruppo vengono naturali alcune domande.
- Quale credibilità possono avere le pesanti accuse di superficialità che abbiamo udito?
- Come possono pensare che sia credibile lo sdegno e l’indignazione per un errore materiale a cui tutti possono essere soggetti?
- Come pensano di essere credibili con i sulbiatesi nel montare un altro finto scandalo contro i lavoratori del nostro Ente e i nostri amministratori?
- Possibile non si faccia tesoro della recente figuraccia con l’accusa dei “falsi in atto pubblico” rivelatisi inesistenti?
Credo che a Sulbiate siamo ormai vaccinati da non credere più al
teatrino della politica che viene messo in atto per ottenere consenso anche a
costo di infangare l’Istituzione locale.
Credo che i dirigenti dei due gruppi di opposizione abbiano il dovere
di fare tesoro delle loro recenti fallimentari esperienze che li hanno relegati
all'opposizione dopo i fatti del 2011 e la perdente campagna elettorale 2012,
drogata nei toni e nei contenuti, nella quale inutilmente hanno cercato di
denigrare la lista civica agli occhi dei sulbiatesi sulla base del tribale
principio che in campagna elettorale è tutto concesso.
La legge consente di correggere l'errore materiale alla procedura di
bilancio 2013 senza nessun problema, quindi lo abbiamo fatto nella piena
legittimità di tutti gli atti.
Non sono correggibili invece i danni al senso civico che provocano gli
interventi che montano scandali e falsa indignazione e infangano le persone che
cercano di essere di servizio al nostro Comune, alcuni per la medesima passione
civica che vanta chi fa opposizione altri perché è la loro professione.
Noi sappiamo che Mattavelli e G. Stucchi sono due persone con la
capacità di mettersi al servizio del nostro paese perchè lo hanno fatto al
nostro fianco e ne diamo loro atto.
Prendiamo atto però che si sono inseriti in un meccanismo di gruppo
politico che li porta a comportarsi con il criterio del "branco"
esprimendo in questo modo posizioni che non sono coerenti con la loro
individualità e storia, anzi si sono trasformati in portavoce di menzogna
politica giustificata come metodo funzionale a cacciare l'avversario anche con
il fango e con la comoda scusante che il problema non è personale ma politico.
Le persone normali, noi compresi, non capiscono la differenza fra la
"menzogna/accusa politica" che non ha "nulla di personale"
e la "menzogna/accusa personale" che non ha "nulla di
politico".
Coloro che sanno mentire in politica lo fanno anche nella vita reale.
Le persone oneste non capiscono questo doppio gioco avviato a Sulbiate
nel 2009 in concomitanza con il tentativo di presa di potere dei partiti e si
chiedono il perché dell'accanimento verso la lista civica con la quale prima
tutti hanno collaborato.
Tutto questo viene perseguito con metodo e ad ogni costo anche a
discapito di coloro - che sono persone reali e non politici opportunisti o
anonimi impiegati dello Stato - con i quali per tanto tempo si è collaborato.
Insieme ai colleghi del gruppo di maggioranza crediamo di avere diritto
al medesimo rispetto: anche noi siamo qui per essere al servizio del nostro
paese.
Il nostro gruppo e i funzionari del Comune NON HANNO FATTO PASTICCI, PRODOTTO FALSI E
CAUSATO DANNI PUBBLICI QUANDO VOI NE FACEVATE PARTE ED ERAVATE CON NOI AL
GOVERNO, per quale alchimia dovremmo avere cambiato metodo dopo la vostra
diversa e legittima scelta di campo?
Proprio per questo reciproco riconoscimento chiedo il coraggio di
abbandonare le falsità delle iperboli della politca che richiedono di ricercare
e montare scandali e di calpestare la realtà e le persone. Bisogna prendere
atto che questi vostri metodi di lotta politica distruttiva sono vecchi e che
gli italiani non ne possono più.
Invito i colleghi a ritornare loro stessi e ad abbandonare una strada
che non è la loro, li esorto ad interpretare il ruolo di opposizione assegnato
loro dalle urne, a presentare proposte concrete di livello anche accettando che
non vengano accolte dalla democrazia della maggioranza. La nostra lista quando
fu all'opposizione percorse onestamente questa strada e venne ripagata
ampiamente ottenendo il vasto consenso dei sulbiatesi.
Recupererete la vostra dignità, ne avrà beneficio la nostra comunità e
potreste persino vincere le prossime elezioni.
Maurizio Stucchi
lunedì 11 novembre 2013
Decimo anniversario della strage di Nasirya
Ricorre domani il decimo anniversario della strage di Nasirya.
Il 12 novembre 2003, alle ore
10:40 ora locale, le 08:40 in Italia, un camion cisterna pieno di esplosivo
scoppiò davanti la base MSU (Multinational Specialized Unit) italiana dei
Carabinieri, provocando l'esplosione del deposito munizioni della base e la
morte di diverse persone tra Carabinieri, militari e civili.
L'attentato provocò 28 morti, 19 italiani e 9
iracheni. Gli italiani sono:- i
carabinieri
- Massimiliano Bruno, maresciallo aiutante, Medaglia d'Oro di
Benemerito della cultura e dell'arte
- Giovanni Cavallaro, sottotenente
- Giuseppe Coletta, brigadiere
- Andrea Filippa, appuntato
- Enzo Fregosi, maresciallo luogotenente
- Daniele Ghione, maresciallo capo
- Horacio Majorana, appuntato
- Ivan Ghitti, brigadiere
- Domenico Intravaia, vice brigadiere
- Filippo Merlino, sottotenente
- Alfio Ragazzi, maresciallo aiutante, Medaglia d'Oro di
Benemerito della cultura e dell'arte
- Alfonso Trincone, Maresciallo aiutante
- i
militari dell’esercito
- Massimo Ficuciello, capitano
- Silvio Olla, maresciallo capo
- Alessandro Carrisi, primo caporal maggiore
- Emanuele Ferraro, caporal maggiore capo scelto
- Pietro Petrucci, caporal maggiore
- i
civili
- Marco Beci, cooperatore internazionale
- Stefano Rolla, regista
Insieme a questi, vogliamo ricordare e commemorare
anche gli altri soldati italiani che in questi anni sono morti nell’esercizio
del loro dovere nelle varie Missioni di Pace in cui sono impegnati i nostri Militari.
sabato 9 novembre 2013
Consiglio Comunale del 8 novembre 2013
Consiglio convocato per la
convalida del bilancio di previsione del 2013 e del triennio 2013-2015
approvato il 18 ottobre 13.
L'atto si rende necessario in
quanto nella seduta di ottobre per un errore materiale non era stata inserita
l'approvazione del "piano delle alienazioni per l'anno 2013".
Si tratta di un documento che la
Giunta aveva predisposto e discusso sin dal mese di giugno in quanto contiene
la vendita di aree pubbliche che consentono il rispetto del patto di stabilità
e quindi l'equilibrio di bilancio. Nella seduta di ottobre la consigliere
Mattavelli aveva segnalato tale mancanza, la risposta del segretario e della giunta,
espressa senza la possibilità di verificare fu che verosimilmente il piano non
era nella lista delle approvazioni perchè approvato nel precedente consiglio.
In realtà la verifica fatta con
gli uffici confermò l'errore.
In questi casi la legge consente
attraverso l'istituto della "convalida" di correggere succesivamente
gli errori materiali matenendo tutti gli effetti legali della delibera
originaria. E' di tutta evidenza che il legislatore italiano ha preso atto che
gli errori materiali sono possibili e ha definito una procedura per superarli
senza alterare la volontà politica dell'Ente.
Questo strumento normativo ha
permesso di superare il problema pratico e il Sindaco ha illustrato tale
passaggio anche portando le scuse al Consiglio per l'errore involontario.
Non è irrilevante ricordare, come
ha sottolineato nel commento l'assessore al bilancio, che la procedura del bilancio di previsione 2013 si è protratta
fino a novembre per tutti i Comuni italiani a causa delle NON SCELTE del
governo centrale e che il nostro Comune ha dovuto ripetere e revisionare da
aprile ad oggi la complessa procedura di predisposizione del bilancio almeno
tre volte a causa delle continue modifiche delle norme e dei contributi
statali.
Tutto chiaro? Neanche per sogno!
Le opposizioni sulbiatesi si sono
organizzate con due dichiarazioni di voto al FULMICOTONE e con una rumorosa
claque presente in sala.
Usando le stesse identiche frasi,
come al solito preparate allo stesso tavolo, i due capigruppo si scagliano
contro tutti (a Roma abbiamo la grande coalizione per costruire, mentre a
Sulbiate stanno uniti per distruggere).
I loro giudizi sommari sono
rivolti senza distinzione contro chi amministra e contro chi lavora per il
Comune: superficialità ... irresponsabilità ... una catena di errori umani ...
nessuno controlla gli atti e senza il nostro controllo chissà cosa sarebbe
successo ... la delibera di convalida è inaccettabile ... qui state scherzando,
ecc. ecc.
Nel clima cupo e deludente di
questa esagerata sceneggiata le tragicomiche conclusioni alle quali arrivano le
due dichiarazioni di voto sono: la messa sotto accusa dei funzionari pubblici,
il Comune ha operato per 20 giorni nell'illegittimità di tutti gli atti,
abbiamo corso il rischio di perdere finanziamenti pubblici.
Il Capogruppo di SDS, G. Stucchi,
conclude la sua dichiarazione chiedendo la testa del segretario comunale.
Il Capogruppo di F4, D.
Mattavelli, chiede di mandare a casa il Segretario, le dimissioni della giunta
e quelle del Sindaco.
Inoltre Mattavelli, non
soddisfatta, estrae il coniglio dal cilindro declamando il testo di una
prossima mozione di sfiducia al sindaco e a tutti gli assessori.
Nella prima parte del Consiglio
l'ordine del giorno prevedeva anche la discussione di tre regolamenti studiati
dalla Commissione scuola: 1) servizio refezione scolastica 2) servizio
post-scuola 3) assegnazione borse di studio. L'assessore Crippa con il
regolamento sulle borse di studio realizza uno dei punti del programma
elettorale e - al netto delle consuete polemiche sul metodo di lavoro delle
commissioni - incassa il voto favorevole anche delle opposizioni sui
regolamenti 2 e 3 e l'astensione di SDS sul regolamento della refezione (con F4
contrario) e con il riconoscimento del lavoro positivo svolto.
Chiusura alle ore 22,45
Noi prendiamo atto ancora una
volta che le opposizioni hanno voluto costruire una montagna di polemiche e di
tensioni su un problema procedurale degno del miglior Dottor Azzeccagarbugli di
manzoniana memoria.
Prendiamo atto che la volontà
delle opposizioni continua ad essere prioritariamente orientata
all'ostruzionismo e che le tante dichiarazioni di volontà di collaborazione
democratica si concretizzano soltanto con azioni reali volte a distruggere e a
fare polemiche.
La contabilità del lavoro delle
opposizioni segna ancora ZERO alla voce PROPOSTE. Voto DIECI e lode alla voce
OSTRUZIONISMI E POLEMICHE.
Gruppo consiliare Sulbiate
Insieme
solidarietà con gli amministratori di Vimercate
Nei giorni scorsi si sono rincorsi articoli giornalistici
che a partire da un intervento de "il fatto quotidiano" hanno
fomentato l'idea che a Vimercate gli amministratori pubblici abbiano in qualche
modo "convissuto" con un sistema mafioso.
Persino l'assessore provinciale leghista Monti venne a Sulbiate nella campagna elettorale 2012 a testimoniare in una pubblica assemblea che lui era presente quando il sindaco Stucchi avrebbe chiesto al Presidente della Provincia Allevi di realizzare l'outlet, cosa totalmente falsa e smentita dall'esistenza di una corrispondenza con Allevi, scritta il giorno dopo l'incontro, nella quale il nostro Sindaco riassumeva tutt'altre richieste formulate al Presidente in quella riunione!
Condividiamo totalmente ciò che ha dichiarato il sindaco di
Vimercate Paolo Brambilla scrivendo che si tratta di "... un loop
dell'informazione che non cerca alle fonti ma che scrive su quello che hanno
scritto gli altri, con una gara a chi è più approssimativo o strumentale, ma
soprattutto un attacco politico, chiaro e leggibile, ad una amministrazione che
secondo qualcuno è come quella di Sedriano. Comune sciolto per collusioni con
la mafia. Ditemi che sto sognando ..."
Un vizio del sistema dei media popolato in prevalenza da
metodi "professionali" e di gestione del business dell'informazione
che ha convenienza a generare mostri e alterare la realtà.
Ricordiamo la nostra esperienza analoga, anche se con meno
enfasi mediatica, quando nel 2011 venne montato il mostro "outlet a
Sulbiate" che nella dinamica paesana aveva alla base la calunnia che il
Sindaco avesse "venduto" ai potenti il territorio la licenza
dell'outlet già 4 anni prima nel 2007. Il fatto grave è che tale panzana la
costruirono persone della maggioranza che cercavano di promuovere il loro
circolo politico. Su questo teorema si costruirono i presupposti per chiudere
la legislatura e partecipare anticipando la corsa elettorale per la presa del
Comune. Venne anche organizzata una delibera "no outlet" passata in
fotocopia a molti Consigli Comunali del vimercatese - ai quali Vimercate non si
accodò - che la approvarono pur essendo palesemente disinformati, con la quale
veniva respinta l'improbabile autorizzazione all'outlet attribuita alla giunta
sulbiatese.
A distanza di 3 anni naturalmente dell'outlet e degli scambi
adombrati non c'è traccia e i sulbiatesi alle elezioni 2012 hanno confermato la
fiducia alla lista civica.Persino l'assessore provinciale leghista Monti venne a Sulbiate nella campagna elettorale 2012 a testimoniare in una pubblica assemblea che lui era presente quando il sindaco Stucchi avrebbe chiesto al Presidente della Provincia Allevi di realizzare l'outlet, cosa totalmente falsa e smentita dall'esistenza di una corrispondenza con Allevi, scritta il giorno dopo l'incontro, nella quale il nostro Sindaco riassumeva tutt'altre richieste formulate al Presidente in quella riunione!
Sospetto, calunnia e maldicenza sono armi subdole, potenti e
distruttive che non hanno parte.
Siccome poi le calunnie non si riescono a governare, ancora
oggi è in circolazione a Sulbiate la diceria che "l'affare con i potenti
dell'outlet" sia stato fatto ma non si è realizzato solo grazie alle
sentinelle della democrazia (leggi i consiglieri dimissionari del 2011) che
hanno respinto il pericolo che loro chiamano "la mafia in giacca e
cravatta".
Purtroppo il caso esploso in questi giorni su Vimercate ci
conferma che non c'è mai fine al peggio, che nessuno è indenne dal morbo della
calunnia e che tutti gli slanci degli amministratori onesti sono destinati a
fare media e confondersi con le peggiori (e poche) esperienze di cattiva
amministrazione locale.