Consiglio convocato per la discussione e l’approvazione il bilancio di
previsione del 2013 e del triennio 2013-2015.
Altre delibere sono il piano finanziario e le tariffe della Tares (imposta rifiuti), il piano generale di sviluppo del Comune che traduce in un piano di 5 anni il programma elettorale, il piano attuativo della funzione associata della Polizia Locale e della Protezione civile e l’approvazione definitiva del piano di zonizzazione acustica.
Infine tre interrogazioni.
Altre delibere sono il piano finanziario e le tariffe della Tares (imposta rifiuti), il piano generale di sviluppo del Comune che traduce in un piano di 5 anni il programma elettorale, il piano attuativo della funzione associata della Polizia Locale e della Protezione civile e l’approvazione definitiva del piano di zonizzazione acustica.
Infine tre interrogazioni.
Sul bilancio 2013 con il triennale alleghiamo la nostradichiarazione di voto (leggi) che è un tentativo di analisi di lungo
periodo dei dati di bilancio del Comune che mette in evidenza le difficoltà di
questo periodo nel quale lo Stato taglia risorse e toglie autonomia ai Comuni.
Per le
opposizioni ovviamente è tutto sbagliato e tutto da rifare.
L’approccio è il solito da un lato la richiesta di
partecipazione per contribuire alle scelte democratiche anche da parte delle
opposizioni, dall’altro una sassaiola di affermazioni distruttive di tutto
quanto viene proposto della maggioranza che "manca di pensiero". Il
tutto sullo sfondo di pesanti campagne pubbliche accusatorie su temi vari dai
contenuti falsi e inventati, l'ultimo quello del falso inquinamento dell'acqua
potabile.
Fra le molte affermazioni annegate in documenti
pieni di ovvietà, di buone intenzioni ma anche di pensieri al limite del
ragionevole, segnaliamo:
Stucchi/SDS
afferma che nel bilancio “le risorse si concentrano sulle opere pubbliche a
discapito degli interventi su sociale e cultura” dimostrando di non avere
ancora capito che il bilancio pubblico non può confondere le risorse per a
"spesa corrente" con quelle per le "spese di investimento"
e che le opere pubbliche che stiamo realizzando disponibilità per investimenti
in opere pubbliche definite in convenzioni di molti anni addietro, oppure si
tratta di finanziamenti pubblici ricevuti per progetti sovraterritoriali (Cava,
restauro filanda, acquedotto e fognature). Capirà!
Mattavelli/F4
invece è più subdola e, ben sapendo che usa un cavallo di battaglia elettorale,
sentenzia che l'amministrazione realizza le opere "più visibili"
anziché quelle necessarie. Per lei marchiare la lista civica del vizio di
"fare solo per apparire" è ormai un'ossessione ripetuta ad ogni occasione.
Per finire le tre interrogazioni di F4:
Sulle prime due (su via Ciceri/Aicurzio e sulle
norme di realizzazione delle strade) la risposta è che si tratta di domande già
fatte e di risposte già ricevute. Anche questo un vizio coltivato a scopo di lotta
continua.
Sull'interrogazione che chiede ragione "dello spreco di soldi pubblici per la stampa del libro della storia di Sulbiate" La Mattavelli riceve una risposta e si dichiara "soddisfatta". La risposta rifiuta l'accusa di spreco di denaro pubblico e difende la scelta di tipo culturale e divulgativo fatta nel 2009. In conclusione Mattavelli chiosa "sono soddisfatta, però non condivido determinate scelte". Prendiamo atto quindi che, all'inizio del 2009, quando la giunta decise di chiedere ai fratelli Leoni di preparare la nuova edizione del libro storico, lei stessa era in giunta... e cominciava la sua parabola dissociativa che l'ha portata alla funzione chiave di oppositrice dei giorni nostri.
Sull'interrogazione che chiede ragione "dello spreco di soldi pubblici per la stampa del libro della storia di Sulbiate" La Mattavelli riceve una risposta e si dichiara "soddisfatta". La risposta rifiuta l'accusa di spreco di denaro pubblico e difende la scelta di tipo culturale e divulgativo fatta nel 2009. In conclusione Mattavelli chiosa "sono soddisfatta, però non condivido determinate scelte". Prendiamo atto quindi che, all'inizio del 2009, quando la giunta decise di chiedere ai fratelli Leoni di preparare la nuova edizione del libro storico, lei stessa era in giunta... e cominciava la sua parabola dissociativa che l'ha portata alla funzione chiave di oppositrice dei giorni nostri.
Chiusura alle 23,50.
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