Questa Lega non può rappresentare i lombardi e gli italiani.
Blog di Informazione e Comunicazione degli elettori della Lista Civica "Sulbiate Insieme" rappresentata in Consiglio Comunale da due gruppi consiliari "Sulbiate Insieme" e "Insieme per Sulbiate" Dal 13 giugno 2022 non siamo più in Consiglio comunale avendo scelto di lasciare spazio a nuove esperienze civiche. Il nostro BLOG resta però un punto di discussione e di presidio della democrazia locale. CONTINUATE A SEGUIRCI.
martedì 16 luglio 2013
lunedì 15 luglio 2013
NO ALLA LEGGE CONTRO L'OMOFOBIA
Riportiamo l'appello proposto dal quotidiano on line "La Nuova Bussola Quotidiana" per la sottoscrizione all'appello per bloccare la legge contro l'omofobia.
Leggendo l'appello diventano chiare quale sarebbero le conseguenze in caso di approvazione di questa legge.
Vorremmo evitare il caso della persona arrestata in Francia per aver manifestato contro l'introduzione nell'ordinamento francese del matriomonio gay.
Di seguito, inoltre, il Manifesto di Alleanza Cattolica
Di fronte a proposte di legge che
vogliono introdurre anche in Italia un riconoscimento giuridico delle unioni di
fatto, anche omosessuali, e le norme cosiddette anti-omofobia, Alleanza
Cattolica ricorda cinque punti fermi, da cui nessun dibattito può prescindere.
Alleanza Cattolica, come associazione ecclesiale, si rivolge anzitutto ai
cattolici, ma sa che sono in gioco principi e valori generali, che chiunque può
riconoscere sulla base della ragione. Solo un fronte ampio di amici della
famiglia, credenti e non credenti, potrà ostacolare queste proposte. Alleanza
Cattolica non rivendica primogeniture, ma si mette a disposizione di quanti
vogliano battersi per la difesa della famiglia, per il momento offrendo la sua
disponibilità per incontri e conferenze su questi temi, dal circolo culturale e
dalla parrocchia fino a incontri privati tra famiglie.
1. Riconoscere le unioni di fatto, comprese quelle omosessuali,
danneggia la famiglia
"La famiglia non può essere umiliata e
indebolita da rappresentazioni similari che in modo felpato costituiscono un
vulnus progressivo alla sua specifica identità, e che non sono necessarie per
tutelare diritti individuali in larga misura già garantiti
dall’ordinamento" (Cardinale Angelo Bagnasco, Discorso all'Assemblea
Generale dei Vescovi italiani, 21 maggio 2013). Lo stesso cardinale Bagnasco ha
ricordato che deve considerarsi tuttora vincolante per i cattolici la Nota a
riguardo della famiglia fondata sul matrimonio e di iniziative legislative in
materia di unioni di fatto della Conferenza Episcopale Italiana del 28 marzo
2007, dove si legge: "Riteniamo la legalizzazione delle unioni di fatto
inaccettabile sul piano di principio, pericolosa sul piano sociale ed
educativo. Quale che sia l’intenzione di chi propone questa scelta, l’effetto
sarebbe inevitabilmente deleterio per la famiglia". L’obiettivo di
risolvere alcuni problemi pratici dei conviventi è "perseguibile
nell’ambito dei diritti individuali, senza ipotizzare una nuova figura
giuridica che sarebbe alternativa al matrimonio e alla famiglia e produrrebbe
più guasti di quelli che vorrebbe sanare".
A differenza dei diritti individuali dei singoli
conviventi, che in Italia non sono il problema, perché – appunto – sono
"in larga misura già garantiti dall’ordinamento", le unioni civili
introdotte dalle varie proposte di legge presentate in questa legislatura sono
precisamente quelle "rappresentazioni similari" alla famiglia che, in
quanto umiliano e indeboliscono la famiglia tradizionale, non possono essere in
alcun modo accettate.
In particolare, "nel caso in cui si proponga
[...] un progetto di legge favorevole al riconoscimento legale delle unioni
omosessuali, il parlamentare cattolico ha il dovere morale di esprimere
chiaramente e pubblicamente il suo disaccordo e votare contro il progetto di
legge. Concedere il suffragio del proprio voto ad un testo legislativo così
nocivo per il bene comune della società è un atto gravemente immorale" (Congregazione
per la Dottrina della Fede, Considerazioni circa i progetti di riconoscimento
legale delle unioni tra persone omosessuali, 3 giugno 2003).
2. Le unioni civili non sono l'alternativa, sono l'apripista per il
matrimonio e l'adozione omosessuali
A chi, pure d'accordo in linea
teorica con la critica delle proposte di legge, ritiene di dovere proporre le
unioni civili come un "male minore" rispetto al "male
maggiore" rappresentato dal matrimonio e delle adozioni omosessuali,
facciamo osservare che l’esperienza di tanti Stati, a partire dalla Francia e
dalla Gran Bretagna, mostra che le leggi sulle unioni civili non sono
un’alternativa ma l’apripista alle leggi sul matrimonio e le adozioni
omosessuali. Prima si fa passare la legge sulle unioni civili – magari
"venduta" agli oppositori come alternativa a quella sul matrimonio e
le adozioni – e dopo qualche anno si trasformano le unioni civili in matrimoni,
con conseguente possibilità di adozione.
3. Le proposte anti-omofobia mettono in pericolo la libertà di espressione
e di religione
L’introduzione del delitto o
dell’aggravante della omofobia viene presentata come uno strumento di lotta
contro la violenza e le aggressioni. Ma il nostro ordinamento punisce già,
senza distinzioni, ogni aggressione all’integrità della persona e alla sua
sfera morale, e in più contiene le aggravanti dei "motivi abietti" e
del profittare delle condizioni di debolezza della vittima. Tali circostanze,
per pacifica e antica giurisprudenza, comprendono le situazioni in cui la
condotta è realizzata allo scopo di offendere, a causa dell’orientamento
sessuale, la dignità della persona. La previsione di nuovi reati o aggravanti
di questo tipo è rischiosa per la libertà dei cittadini, poiché impone uno
scandaglio dei moventi intimi, talora inconsci, che stanno alla base delle
azioni umane. Da un concetto così esteso deriva uno spazio enorme di intervento
penale, che rischia di mettere in pericolo sia la libertà di espressione del
pensiero sia la libertà religiosa. Il rischio di procedimenti penali sorgerebbe
a fronte di qualsiasi giudizio critico, sul piano scientifico, etico ed
educativo, di determinati orientamenti sessuali; o di qualsiasi dottrina
religiosa, o espressione educativa, che sostenga la contrarietà al diritto
naturale degli orientamenti sessuali diversi da quello eterosessuale.
4. La legge naturale e il senso comune non valgono solo per i cattolici
A chi afferma che si tratta di
principi che valgono per i cattolici, ma non si possono imporre in uno Stato
laico ai non cattolici e ai non credenti, rispondiamo che il carattere nocivo
di queste leggi si deduce dall'esperienza, dal buon senso e dai principi della
legge naturale, da cui la legge positiva non può allontanarsi se vuole essere
vera legge, i quali – in quanto riconoscibili dalla ragione – s'impongono a
tutti a prescindere dalla fede e dall'appartenenza religiosa, e da tutti
chiedono di essere rispettati.
5. Considerare la marcia verso le unioni omosessuali come
"irreversibile" significa essere vittime del mito illuminista del
progresso
A quei cattolici e a quegli amici
della famiglia tentati dallo scoraggiamento e convinti di stare combattendo una
battaglia moralmente necessaria ma di retroguardia, di battersi per onore di
firma ma senza possibilità di vincere, perché il "senso della storia"
è un altro, vogliamo dire che non possiamo accettare il mito illuminista di una
storia lineare, pilastro della dittatura del relativismo, il quale presenta la
verità come figlia del tempo e certi processi come irreversibili. La storia non
ha nessun senso umano predeterminato e necessario, le battaglie le vincono e le
perdono gli uomini e le donne, e per il cristiano nessuna vittoria del male è
ineluttabile o irreversibile. Chi pensa diversamente è vittima, per dirla con
Papa Francesco, di quella "mondanità spirituale" che perde la fiducia
in Dio e segue le vie e il consenso del mondo, e di quella disperazione storica
che, come non si stanca di spiegarci il Pontefice, viene molto spesso dal
diavolo.
Roma, 17 giugno 2013
Festa di San Ranieri di Pisa
sabato 13 luglio 2013
PINOCCHIO A CHI?
Oppure da che pulpito viene la predica
Leggete il volantino della nostra Lista in risposta a quello congiunto delle opposizioni apparso oggi nelle loro bachche
Leggete il volantino della nostra Lista in risposta a quello congiunto delle opposizioni apparso oggi nelle loro bachche
venerdì 12 luglio 2013
500 firme inutilizzabili per merito delle opposizioni
Non ci sono notizie sui risultati dell'assemblea
pubblica delle opposizioni unite dal titolo "500 firme non valgono
niente" del 5 luglio.
Nel volantino di convocazione si accusava la Giunta
di non rispettare i cittadini, di non dare valore alle opposizioni e al loro
"spessore culturale"!
A noi pare piuttosto di poter dire che quando 3
partiti raccolgono firme su carta bianca che non riporta il testo della mozione
firmata e non riporta il documento di identità dei firmatari, siamo di fronte a
persone senz'altro prive del necessario "spessore culturale" civico e
politico.
Il risultato è che la petizione non può essere
usata per correttezza e rispetto delle regole, non per sottocultura o
pignoleria.
Il risultato è che arrabbiarsi con i funzionari
pubblici che fanno il loro dovere comunicando le irregolarità formali delle
firme, significa deprimere ulteriormente il proprio spessore culturale.
Il risultato è che i consiglieri di opposizione
devono ammettere di aver raccolto 500 firme inutili
e anche barando sui motivi della firma (come per i tanti che hanno firmato
contro il senso unico di via Mandelli)
Il gruppo di maggioranza è un pò stanchino di tutte
queste sceneggiate che ingannano la popolazione e mettono in cattiva luce il
nostro Comune e le attività e i lavori pubblici in corso.
Abbiamo deciso di chiedere ragione ai responsabili
di tutto questo proponendo la discussione di due ordini del giorno al primo
Consiglio comunale utile.
Vogliamo mettere alla prova lo "spessore
culturale" dei Consiglieri di opposizione chiedendo loro di esporre anche
in seduta pubblica le tesi raccontate ai gazebo secondo le quali il Comune
farebbe "falsi in atto pubblico" oppure non avrebbe strumenti di
pianificazione territoriale o sarebbe carente nelle procedure di condivisione
pubblica.
Respingiamo i tentativi di rivoltare la frittata:
le opposizioni che raccolgono firme in modo tarocco si considerano di alto
"spessore culturale", mentre gli Amministratori e i funzionari
pubblici che rispettano le convenzioni, le regole, le procedure pubbliche e gli
impegni del PGT sono accusati di essere antidemocratici.
Gli ordini del giorno hanno i seguenti titoli:
1) il
Consiglio Comunale è invitato a prendere atto con esplicita votazione che per
il nostro Ente è vigente il Piano di Governo del Territorio regolarmente
adottato nel 2007 e approvato nel 2008
2) il
Consiglio Comunale prende atto che sono infondate le contestazioni di “falso in atto pubblico” formulate dai
consiglieri di opposizione
P.S.: a completare il quadro delle mistificazioni
che vengono dalle opposizioni segnaliamo che il blog Teorema (che è insieme il
megafono di SDS e di F4 e la voce del P.D.)
pubblica un articolo del 7 luglio dal titolo "negare sempre ...
anche davanti all'evidenza" nel quale propina subdolamente ai suoi ignari
lettori un'altra falsità cioè che la via Mandelli era stata progettata da 5,50
metri. Siccome qualcuno dei 500 firmatari ha commentato che ha verificato che è
una storiella come lo era quella del senso unico, il gestore del blog
democraticamente elimina i commenti!
Questo dimostra quanto rispetto hanno per le
persone già ingannate con la firma su argomenti falsi e adesso private del
diritto di dire la propria delusione.
lunedì 8 luglio 2013
i Comuni virtuosi del vimercatese
pubblichiamo l'articolo - da "ilcittadino" del 29 giugno 2013 - che rappresenta la classifica dei Comuni
virtuosi della regione Lombardia.
L'indice di virtuosità è uno strumento tecnico che
VALUTA la gestione dei Comuni nel triennio e serve alla Regione per la
concessione di benefici ai Comuni e per applicare il Patto di stabilità
territoriale.
Il giudizio si basa su aree e utilizza elementi
tecnici certi ricavati dai bilanci di 3 anni: in questo caso 2009, 2010 e 2011.
a) flessibilità di bilancio
b) debito e sviluppo
c) capacità programmatoria
d) autonomia finanziaria e capacità di riscossione
Come notate dalla tabella il nostro Comune è nella
parte alta della classifica con il risultato di
62,91/100.
E' il secondo fra i Comuni al di sotto dei 5 mila
abitanti dopo Ronco Briantino (64,18/100) con il quale abbiamo associato nel
2011 la gestione della polizia locale e della viabilità aggiungendo nel 2012 la
protezione civile.
Non è il
caso di farci vanto di tale risultato perchè sicuramente si può fare meglio, ma
vogliamo sottolineare ai sulbiatesi che sono bombardati da messaggi di critica
aspra da parte delle opposizioni che il loro Comune quando è giudicato su dati
oggettivi e concreti - lontano dalle polemiche interne da pollaio - rientra
sempre fra gli Enti che ottengono riconoscimenti e apprezzamenti.
Non è da sottacere che il triennio 2009/11 è stato
caratterizzato dalla nota situazione critica sui temi delle scelte politiche
che hanno portato una parte della maggioranza a non accettare i principi
democratici interni e a decidere di schierarsi con le opposizioni fino a dare
le dimissioni il 27 dicembre 2011 a metà legislatura. Questa situazione ha
sicuramente originato per i due esercizi 2010 e 2011 molti rallentamenti
decisionali fino a impedire ogni scelta amministrativa nel corso del 2011.
Nonostante questo il giudizio di virtuosità per
Sulbiate è risultato di livello apprezzabile.
Infine vogliamo affermare che questo risultato
deve ascriversi in gran parte anche a tutto il personale e ai funzionari del
nostro Comune che mettono in atto le scelte degli Amministratori con indubbia
professionalità. L'indice di virtuosità ottenuto da Sulbiate ne è la conferma
che si aggiunge alla stima che tutti i nostri Amministratori presenti e passati
hanno sempre espresso nei confronti del personale.
Purtroppo le recenti lettere di denuncia per
presunti "falsi in atto pubblico" che avrebbero commesso i funzionari
comunali, sono state sottoscritte dalle opposizioni che sono guidate anche da
nostri ex Amministratori che hanno cambiato parere. L'inconsistenza delle
accuse rivelatesi una bolla di sapone è pari alla coerenza e responsabilità di
coloro che si prestano a queste operazioni di delegittimazione che non hanno
nessuna cura né dei contenuti né delle persone.
mercoledì 3 luglio 2013
LA FANTASIA AL POTERE
Nelle bacheche delle
opposizioni sono apparsi "progetti alternativi" fantasiosi ed
irrealizzabili.
Fare proposte che non tengono conto di impegni
contrattuali, di normative vincolanti, di soldi non disponibili e di
impossibili espropri da fare a tanti privati, SIGNIFICA ILLUDERE LA POPOLAZIONE
E PRENDERE IN GIRO COLORO CHE FIRMANO perché viene loro nascosta e negata la
vera situazione dei fatti.
specialisti in polveroni (quelli che fanno il tifo perchè a Sulbiate tutto vada a scatafascio... )
Ancora
una volta dobbiamo registrare che le opposizioni, specializzate nel sollevare
polveroni inutili, raccontano le vicende tecnico-procedurali del cantiere del
piano di recupero della vecchia scuola con l'enfasi che consente loro di fare
apparire SCANDALI E MALVERSAZIONI inesistenti.
Una
ordinanza degli uffici datata 25 giugno 2013 e pubblicata all'albo pretorio on
line del Comune, ORDINA all'impresa semplicemente la sospensione di una piccola
parte dei lavori nel piano sottotetto (solo una parte) e nella vasca interrata
per la raccolta delle acque piovane.
Per il resto il
cantiere resta operativo per concludere i lavori interni e pubblici.
L'impresa
dovrà quindi verificare lo stato delle opere sospese, dare risposte tecniche e
chiedere un aggiornamento dei suoi permessi.
La
notizia viene presentata dagli "specialisti in polveroni" con termini
quali "clamoroso" e "sospeso il cantiere" con il chiaro
scopo di creare sospetti e chissà quali problemi a carico del Comune e degli
Amministratori pubblici.
Peraltro
l'ordinanza è stata emessa a seguito di UNA DENUNCIA agli uffici, alla Procura
e al Prefetto, FATTA PROPRIO DAI DUE GRUPPI DI OPPOSIZIONE per presunte
irregolarità. La denuncia ha richiesto agli uffici un intervento di verifica
(anticipando i tempi rispetto alle normali verifiche di chiusura di cantiere)
delle opere in corso con la conseguente parziale sospensione delle due zone con
irregolarità da chiarire.
La denuncia ha fatto emergere piccole irregolarità frequenti in
molti cantieri
Ma queste storie a
Sulbiate vengono sfruttate dai professionisti dei polveroni e delle polemiche.
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