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venerdì 5 aprile 2013

IL PAESE SECONDO FASSINA & COMPAGNI

Abbiamo letto l’intervista di Fassina rilasciata a Teorema nella quale il capogruppo di SDS commenta e racconta i problemi della viabilità di Sulbiate che le opposizioni hanno voluto denunciare alla popolazione nell’assemblea del 26 marzo 2013.
Tanta incoerenza, tanta demagogia, poco buon senso e nullo interesse pubblico.
Di seguito pubblichiamo i commenti della lista civica ai passaggi più significativi.
FASSINA AFFERMA: "la notevole partecipazione dei cittadini segno di una necessità e volontà di conoscere e di capire cosa l’amministrazione vuol fare in termini di viabilità."
Le foto dei giornali e le cronache riportano una partecipazione poco più numerosa del solito. Molti dei partecipanti al di fuori della solita cerchia ci hanno riferito che avevano interpretato l'avviso come un'assemblea informativa dell'Amministrazione, non dell'opposizione. Si segnala l’anomalia della volontà delle opposizioni di anticipare gli Amministratori nel presentare le opere pubbliche che li ha costretti ad esibire documenti di progetti non definitivi perché non ancora approvati. L’impianto generale delle opere pubbliche di via Mandelli/De Amicis è stato condiviso pubblicamente e approvato a cavallo degli anni 2008/2009, le opere non sono affatto una novità e per essere definite nei dettagli ed eseguite aspettavano la posa dell’acquedotto. L'Amministrazione aveva già previsto una riunione pubblica sui temi amministrativi nel corso del mese di aprile per fare il punto con la cittadinanza a un anno dall'avvio della legislatura.

FASSINA AFFERMA: "hanno vinto le elezioni ma non rappresentano più la maggioranza del paese, e tutte le volte che le due minoranze si trovano d’accordo a sostenere una proposta, queste rappresentano la maggioranza dei sulbiatesi"
Il solito ritornello della "politica senza senso" a cui non crede più nessuno.
La legge elettorale dei Sindaci assegna il governo alla lista che ottiene più voti; l’artificio di sommare i voti delle minoranze non conta, se non per riempire la bocca alle opposizioni incapaci di accettare il loro ruolo: controllare e fare proposte tanto intelligenti da potere essere adottate dalla maggioranza (ma bisogna essere bravi).
Eppure il suo capo Bersani forte di una percentuale in Italia inferiore alla nostra in Sulbiate, non rifiuta i seggi del premio di maggioranza alla Camera, anzi desidererebbe che anche al Senato si cambiasse per avere il premio di maggioranza e governare indisturbato il paese. Vi immaginate Bersani premier con i suoi compagni che si preoccupano per avere fatto leggi senza il contributo democratico e il consenso delle opposizioni?
Fassina poi ha precedenti personali, quando fu nostro assessore, non proprio limpidi avendo cercato di forzare la giunta a fare scelte minoritarie imposte da lui e dal suo partito. “Medico cura te stesso” dice la scrittura!

FASSINA AFFERMA: "Crespi... Non è più il Sindaco di tutti... la comunicazione….. con la quale congela il lavoro della Commissione Capigruppo sullo Statuto Comunale in attesa di ricevere le scuse dai Gruppi di Minoranza, azzera questo tentativo.”
Fassina non ha ancora lo status per nominare o declassare un Sindaco.
Il Sindaco è di tutti perché lo vuole la legge e perché il senso civico dei cittadini riconosce naturalmente il suo ruolo, non perché lo concede l'opposizione.
Il Sindaco ha dovuto prendere atto che la commissione Statuto non può proseguire i lavori perché i due gruppi di opposizione insultano e disprezzano quello di maggioranza e i suoi componenti. Togliere di mezzo gli insulti è la facile strada maestra per riprendere il lavoro. Se Fassina non ritira gli insulti significa che disprezza la democrazia e che non gli interessa lo Statuto. Del resto quale qualità di Statuto può produrre l'opposizione che considera "occupanti" e "minoranza" quelli che hanno vinto le elezioni?

FASSINA AFFERMA:  La visione generale del territorio è vecchia essendo del 2006, bisogna ridiscuterla... "gli interventi vanno fatti contemporaneamente altrimenti creano molto disagio nei cittadini, ed è quello che stanno facendo."
Se gli amministratori pubblici potessero, come fantastica Fassina, fare gli interventi delle opere pubbliche “contemporaneamente” sarebbero dei supermen oppure dei miracolati.
Fassina è in malafede nel dire queste cose perchè dovrebbe conoscere bene i meccanismi per la realizzazione delle opere pubbliche (senza la bacchetta magica). Si parte dalla visione generale del 2005/2006, si elabora il Piano di Governo del Territorio nel 2007/2008 si sottoscrivono le convenzioni con i privati che contengono le opere pubbliche nel rispetto dei piani e delle normative. Le opere dei privati e quelle pubbliche hanno tempi concreti di realizzazione che dipendono dai contratti e da molte altre variabili, fra le quali, a volte capitano le crisi economiche, politiche, sociali. Crediamo che da ridiscutere non sia  la visione del 2006 del territorio e i contratti pubblici sottoscritti che sono da onorare, bensì le valutazioni delle regole pubbliche e dei rapporti contrattuali di Fassina e dei suoi compagni.
FASSINA AFFERMA: "questa Amministrazione sta dimostrando di  fuggire dal confronto pubblico coi cittadini: è un vizietto che hanno avuto già in campagna elettorale quando non hanno partecipato alle serate di confronto fra i candidati organizzate dalle testate dei giornali.
Fassina non ci può insegnare nulla.
Per quanto riguarda le campagne elettorali (ne abbiamo stravinte 3 su 3) per 2 volte abbiamo sostenuti i confronti pubblici e li abbiamo anche vinti, quindi nessun vizietto.
L'ultima campagna del 2012 si distinse perché il nostro gruppo SI dichiarò, prima di scegliere il proprio candidato Sindaco e di conoscere le liste avversarie, che non avrebbe accettato confronti pubblici con soggetti che avevano fatto commissariare il Comune senza comunicare i motivi nella pubblica sede del Consiglio Comunale.
Il nostro gruppo ha inaugurato sin dal 1999 una fase di coinvolgimento della popolazione che mai si era verificata in Sulbiate.
Ricordiamo che nel 1999 la giunta Cavenago (con Mattavelli assessore) fu sconfitta alle elezioni al grido “conquistiamo il fortino Cavenago” a significare che il Comune era considerato chiuso e inaccessibile.
Possibile che Cavenago, Mattavelli e Fassina – divenuti amici per forza a scopo distruttivo - si siano trasformati in maestri di comunicazione pubblica e trasparenza? Nel 2002 il referendum consultivo per la scuola si svolse con grande coinvolgimento dei cittadini che hanno formato un comitato cittadino promosso dalla nostra lista civica. Dal 2004 con l'azione di governo abbiamo inaugurato una stagione di novità per l'informazione e la partecipazione a Sulbiate: i comitati di quartiere, le commissioni consultive, Vivisulbiate, il sito comunale, almeno 2-3 riunioni annue della “trimestrale" con il foglio consegnato alle famiglie e la riunione pubblica, tutte le azioni e incontri pubblici straordinari per il PGT, le manifestazioni ecc..
Fassina e i suoi nuovi alleati non hanno mai applicato concretamente le loro teorie del confronto, della condivisione e della democrazia.

FASSINA AFFERMA: “Credo che molti errori che stanno facendo, sarebbero stati evitati se avessero accettato un reale confronto. Quanto è avvenuto sul tratto finale di via Ciceri, è un fatto grave. La strada è stata allargata da parte del Comune senza esserne il proprietario e quindi operando su suolo non suo, è stato invaso terreno di Aicurzio, senza che venisse concordato col Comune limitrofo alcunché, è stata asfaltata la strada allargandola senza concordare col proprietario del terreno le modalità del riconoscimento economico.”
Fassina sa bene che il tratto finale di Via don Ciceri venne asfaltata dalla giunta Giorgi nei primi anni 2000 in accordo con la proprietà per ovviare alla polvere della strada bianca polverosa o fangosa. Se ci fu invasione, essa arriva da quel periodo o semmai da rattoppi successivi di un sottofondo precario atti a permettere passaggi in sicurezza. Rattoppi che dal 2004 non vennero mai contestati dalla proprietà. Se mai ci fosse stata la scorrettezza che lamenta Fassina una parte è anche di sua competenza essendo stato assessore per 2 degli ultimi 8 anni. Fassina richiamando la responsabilità del Segretario comunale per i rattoppi di asfaltatura dimostra la sua grande incompetenza in materia di Amministrazione pubblica.
Concordiamo sulla necessità di confronto fra amministratori per risolvere il problema. Al confronto si è sempre sottratto solo il sindaco Baraggia che ha preferito mandare lettere di minaccia invece di presentarsi alla riunione convocata da Crespi la scorsa estate con l'azienda e il CAP per concordare la posa dei tubi in via Ciceri.
Baraggia deve ancora mantenere fede agli accordi presi dalle due giunte di cui Fassina essendo stato assessore ha avuto più volte informativa, ma preferisce non comunicare.

FASSINA ELENCA LE PRIORITA DI SULBIATE:
le barriere architettoniche dei marciapiedi, la "sofferta" mancanza di marciapiedi, il posteggio nuovo della scuola che è transitato dalla strada (qui riproduce una vecchia tesi di Cavenago, che derideva quando era assessore). Elenca anche una serie di temi (via Volta, via fermi, i parcheggi carenti, i sensi unici, l'accesso della tangenziale sulla SP177 attraverso la via 1 maggio) che hanno soluzioni pianificate da realizzare o sperimentare che lui stesso condivise quando fu assessore. Adesso disprezza e dileggia le iniziative di soluzione che lui stesso non seppe o non poté avviare come anche il suo predecessore nell'assessorato. Crediamo siano da biasimare le persone che non hanno saputo affrontare problemi quando era loro dovere e poi si ergono a paladini della buona amministrazione. Esattamente come i loro colleghi dei governi romani che da anni si palleggiano le reciproche responsabilità.
La cosa indiscutibile e che i sulbiatesi sanno bene è che gli amministratori della lista civica hanno già dimostrato che le cose dichiarate nei nostri programmi elettorali vengono realizzate e pure con buona qualità (e che per ottenere gli obiettivi a volte sa anche cambiare o cacciare i suoi amministratori incapaci).

FASSINA CONCLUDE L'INTERVISTA AFFERMANDO: "E vogliono procedere sul progetto dell’ex-Filanda, assolutamente sproporzionato per le risorse del paese: noi diciamo NO GRAZIE ! Non staremo rispettosamente in silenzio lasciando che rovinino ulteriormente il paese.”
Fassina però nel 2009 "la rovina del paese" non l'aveva vista quando, accecato dall'illusione di prendere con il PD il potere a Sulbiate ai danni della lista civica, accettò la gran parte dei nostri progetti del programma. Consideriamo l'esempio del progetto della Filanda. Quando Fassina lo approvò, lo considerava "buono-ottimo" perchè fu avviato nel 2007 su idea dell'assessore provinciale G. Ponti del PD, il suo partito. Il progetto è ormai nella sua fase attuativa e con finanziamenti assegnati a Sulbiate per 1,8 milioni e per Fassina diventa: "NO GRAZIE". Lo stesso progetto di allora (anzi meglio perchè finanziato al 100%) diventa accettabile o rovinoso non per i suoi contenuti ma per i suoi manovratori del momento. QUESTO MODO DI INTENDERE E FARE POLITICA E' ESATTAMENTE LA CAUSA DEL DANNO CHE I PARTITI PROCURANO ALLA NAZIONE.

Se il circolo PD di Sulbiate  fosse dinamico la conclusione sarebbe evidente: Fassina ha fallito tutti i suoi obiettivi, declassando in pochi anni il suo gruppo prima dalla maggioranza all'opposizione e poi ad essere succube e in combutta con la Lega e F4.
Un caso chiaro di rottamazione necessaria per un rilancio della politica locale che diremmo ha bisogno di aria nuova e di contenuti di cui il sacco di Fassina è ormai vuoto.
A conclusione dei commenti all'intervista, vogliamo fare notare ai nostri lettori che Fassina si fa portavoce e marionetta delle istanze dei vertici dei gruppi dell'opposizione unita sulbiatese. Si tratta di poche persone in gran parte di ex amministratori che si calano con livore e accanimento nei panni dei disfattisti e agitatori di popolo. Tutti loro possono vantare un buon curriculum di sconfitte elettorali, quindi di bocciature dai sulbiatesi. TUTTI INSIEME APPASSIONATAMENTE UNITI nel singolare destino degli sconfitti o dei dimissionari...  naturalmente uniti per quello che loro considerano il bene di Sulbiate: cacciare la lista civica.

Se questa strana compagnia divisa dagli ideali e unita solo per la volontà di essere contro la "lista civica Sulbiate Insieme" proseguirà per altri 4 anni con il loro unico obiettivo “DIMOSTRARE A TUTTI I COSTI CHE E’ TUTTO SBAGLIATO”, sicuramente nel 2017 faranno il pieno dei voti e vinceranno a mani basse ... ovviamente se riusciranno a calpestare le loro differenze e a fare il LISTONE CONTRO SULBIATE INSIEME! Buona fortuna.
Intanto la lista civica lavora per realizzare il suo programma di cose concrete con al centro Sulbiate, i suoi cittadini e il loro bene.
GRAZIE PER LA FIDUCIA.

1 commento:

  1. ma che strano, dopo una settimana nessuno dei commentatori del blog del PD ha consumato una cartuccia a difesa del loro amministratore.
    Non hanno argomenti o il comitato centrale ha imposto il silenzio?

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