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venerdì 27 aprile 2012

CAN CHE FARFUGLIA…


Il blog e le bacheche del PD hanno pubblicato una filastrocca “colpa del fantasma del cocchiere” che vuole dimostrare, tra l’altro, la loro coerenza con il codice etico pubblicizzato per la campagna elettorale.
Si mettono in pratica l’etica e di tutti i modi possibili per rispettare gli avversari. Grazie.
In risposta ci pare ottima la rielaborazione di un sonetto dialettale del Porta che abbiamo ricevuto e che pubblichiamo volentieri.


A ghè semper in ogni rebelòtt
un quai can de paé che buia in rima
e per quater versètt zopp al se stima
de ves el padreteno... por bilòtt!

Lasèmel dì, ma demec minga a trà...
Andèm avanti per la nosta strada
perché l'è no con una farfujada
che se pò fà el ben del nost Sübià.

adattamento da Carlo Porta

traduzione:
sempre in ogni periodo di confusione
qualche cane di cortile abbaia in rima
e si vanta per quattro versetti zoppi
di essere il padreterno…   povero bilott (intraducibile)

Lasciamolo dire ma non diamogli retta
Proseguiamo la nostra strada
perche non sarà con un balbettio
che si può fare il bene della nostra Sulbiate

3 commenti:

  1. Attenzione perchè il codice etico di autocomportamento pubblicato dal blog del PD così terminava:

    "NO alla rabbia ma SI alla satira e all’ironia.
    Meglio l’uso del cervello piuttosto che della pancia e dei piedi".
    Giriamo pagina !

    A me sembra che la poesia di Francesco "CULPA DEL FANTASMA DEL POSTION" sia simpaticamente ironica e ben scritta.

    A proposito ... complimenti per la vostra risposta.

    Lorenzo.

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  2. Partiamo allora dal termine principe del dialetto monzese: bilòtt. Ci spiega da dove deriva? Ha diversissimi impieghi. Per iniziare, da parte dei milanesi viene usato appunto per indicare i cittadini di Monza. Varia a secondo dell’impiego che se ne fa ed al contesto in cui si trova. Facilmente viene usato come termine che indica il membro maschile, ma riferito a persona indica uno stupido (l’è ün bilòtt) o un dire cose sciocche e quindi un invito a smettere (dì pü bilutàt). Questo termine pare derivare dal nome di un generale francese comandante la piazza di Monza chiamato Bilotte o Biliotte. Era noto per ordinanze inconcludenti, le bilottate appunto.

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  3. Pessimo gusto! Non si scherza con i difetti delle persone! ...complimenti. Firmato furia il cavallo di sulbiate

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