I NOSTRI CANDIDATI
Il Candidato Sindaco è ANDREA CRESPI, 57 anni, giovane neopensionato, solida esperienza di lavoro in multinazionali e in campo civico con due mandati da assessore ai servizi sociali negli anni 80 con il Sindaco Benaglia.
Con lui, 3 amministratori uscenti e 4 amministratori nuovi. Nel gruppo 3 donne.
Con loro tutti gli altri componenti della civica che sono fortemente impegnati e motivati a continuare il progetto di realizzare il programma con AL CENTRO SULBIATE.
In questi mesi si è formato un gruppo di lavoro "ROSA" composto da più di 20 donne che hanno portato alla civica nuova forza, idee, contenuti e 3 dei 7 consiglieri.
TRE MESI CHE FANNO CHIAREZZA
Siamo altresì confortati e soddisfatti che l’azione sostitutiva del Commissario Prefettizio abbia confermato la solidità economica e organizzativa del Comune e che di fatto abbia proseguito nelle azioni della Giunta uscente, in special modo nei progetti dichiarati quali motivi delle dimissioni dei consiglieri di opposizione e del Partito Democratico.
INFATTI IL COMMISSARIO HA DECISO DI PROSEGUIRE le azioni già impostate per realizzare la scuola dell’artigianato alla ex-filanda, per confermare la procedura della residenza disabili, per non ritirare il ricorso al TAR per le gallerie di Pedemontana; ha inoltre certificato che non ci sono mai state procedure per concedere la grande distribuzione.
Infine in questi giorni è stato emessa la sentenza del TAR che conferma che non ci sono stati errori e abusi nel cantiere ex-scuola.
IL PROGRAMMA: CERTEZZE E CONTINUITA’
La civica non fa promesse, dà certezze di continuità nel FARE, punti forti:
- Ottenere le gallerie di Pedemontana e la difesa del vasto territorio verde di protezione
- Le 4 nuove piazze per completare il rinnovo della citta, gli spazi di vita e rivitalizzare il commercio di vicinato
- Sulbiate inserita nel suo territorio: con la scuola dell'artigianato per i giovani, la Residenza disabili, nei distretti: culturale e turistico, commerciale, green e HT
- Sostenere l’ottima scuola dell'infanzia paritaria esistente, realizzare un doppione pubblico solo in caso di rinuncia della Parrocchia
Blog di Informazione e Comunicazione degli elettori della Lista Civica "Sulbiate Insieme" rappresentata in Consiglio Comunale da due gruppi consiliari "Sulbiate Insieme" e "Insieme per Sulbiate" Dal 13 giugno 2022 non siamo più in Consiglio comunale avendo scelto di lasciare spazio a nuove esperienze civiche. Il nostro BLOG resta però un punto di discussione e di presidio della democrazia locale. CONTINUATE A SEGUIRCI.
sabato 31 marzo 2012
mercoledì 28 marzo 2012
Sentenza del Tribunale: tutto a posto nel cantiere della ex-scuola
Sentenza TAR del 23 marzo 2012 - Irricevibile e respinto il ricorso di Cavenago Giampiero contro il Comune e l’impresa.
Il Sito del Comune di Sulbiate informa che il 23 marzo 2012 è stata emessa la Pronuncia del TAR su ricorso relativo all'intervento edilizio area ex-scuola. Il ricorrente è Cavenago Giampiero e la sentenza cita testualmente: “il TAR Lombardia definitivamente pronunciando il ricorso, lo dichiara in parte irricevibile e per il resto lo respinge”.
Tutte le calunnie contro l’Amministrazione comunale e le fantasie pronunciate dal “Grillo parlante” prima, riprese da Progetto Territorio poi e fatte proprie dal privato cittadino Cavenago (prima, durante e dopo) attraverso il ricorsa al TAR vengono RESPINTE e considerate irricevibili. Per i cultori dei dettagli si rimanda al sito del TAR per il testo della sentenza e si rimanda al nostro sito per la storia di questa vicenda strumentalmente inventata da personaggi anonimi e adottata da deboli politici locali per mettere in cattiva luce gli Amministratori.
Cogliamo l’occasione per esprimere ai funzionari del Comune il nostro apprezzamento per la qualità e la serietà del loro lavoro che questo ricorso e queste calunnie avevano messo in discussione. Anche il Tribunale conferma la correttezza delle procedure adottate e l’infondatezza delle tesi di Progetto Territorio e Cavenago. Non a caso sono stati attori protagonisti della velenosa fase politica in corso e alleati nelle prossime elezioni amministrative.
mercoledì 21 marzo 2012
Il blog PD ospita i poverelli di Comune Aperto……….
Se avevate qualche dubbio circa la stretta relazione PD-Comune Aperto (molti attivisti sono stati i fondatori dei 2 gruppi) questo favore di ospitarli nel blog è la conferma.
Comune Aperto non ha spazi e il PD li offre. Tanto le frottole sono sempre le stesse.
VEDIAMOLE:
gli oneri non incassati ma trasformati in opere per valori più che raddoppiati
intanto la novità è che CA ammette di avere fatto il PRG che cementificava: gli sprovveduti pensavano che il PRG durasse 10 anni ma in 2-3 anni gli operatori lo hanno esaurito. Tutti gli operatori hanno avviato residenziale e industriale o preteso di avere le convenzioni come nei loro diritti. La nostra Giunta ha avuto così oneri di urbanizzazione per 2,6 milioni incassati, e altri 2 milioni non incassati ma che abbiamo trasformato in opere per 4,5 milioni.
CA non dice che siamo stati bravi perché nel suo periodo i suoi “bravi amministratori” di fatto favorivano i privati trasformando gli oneri in opere … ma alla pari! Loro avrebbero quindi fatto solo opere per 2,6 + 2 milioni contro i nostri 2,6 + 4,5! Ma vuoi mettere quanti operatori del cemento sono riconoscenti a Comune Aperto per i risparmi?
Ci chiedono: come avreste potuto fare tante opere senza la nostra cementificazione? Semplicemente non ne avremmo avuto l’esigenza così rilevante senza l’aumento di popolazione del 21%.
Avremmo fatto la nuova scuola, come abbiamo promesso e attuato, (lo schema seguito è quello previsto nel 1998 dal sindaco Cavenago attuale illuminato consulente di CA e del PD) e quanto ci avrebbe consentito il bilancio comunale.
Le uscite per i mutui sono oggi il 10% delle entrate esattamente come nel 1999 quando erano il 10% delle entrate! Non dicono che noi siamo stati bravi a recuperare soldi dall’evasione fiscale: pari a 800.000€ medi annui in più per 8 anni che valgono 6,4 milioni di maggiori introiti recuperati dai furbi che non pagavano le tasse locali e trasformati in servizi e opere!
Il mutuo per la Filanda sarà da accendere solo se non ci saranno le entrate dei partner di scuola e ristrutturazione e il 5 per mille dalle stato. E comunque non sarà certo un problema per amministratori seri e preparati perché la rata sarà compensata dagli introiti dell’uso per affitto della scuola dell’artigianato realizzata nella filanda restaurata.
IL FALSO della nuova cementificazione nel nostro PGT
Il nuovo PGT non assegna nessuna cementificazione perché i 90.000 metri cubi (non 70 mila) da noi previsti sono tutti solo sulla carta NON ASSEGNATI e legati a concreti benefici pubblici (scuole, cimitero, strade, centro sportivo) e molti a tappare problemi generati dal PRG quali l’area mista industriale/residenziale a nord/est della ex filanda, la Cà, la Valfredda). ESATTAMENTE IL CONTRARIO DI COME SI E’ OPERATO NEL PRG DI COMUNE APERTO:
- nel 2004 Comune Aperto ha dato cemento SENZA PREVEDERE LIMITI PER I PRIVATI CHE HANNO IMPOSTO IL LORO VOLERE E DIRITTO ACQUISITO e poi l’Amministrazione Pubblica ha dovuto realizzare opere e servizi;
- nel 2007 il nostro PGT ha eliminato tutti gli errori possibili del 2004 NON HA CONCESSO UN SOLO METRO CUBO AGGIUNTIVO LIBERO (gli altri 100 mila mc. sono quelli residui del PRG2004) e ha previsto sviluppo SOLO SE LO VORRANNO GLI AMMINISTRATORI PUBBLICI IN CARICA (quindi nessun privato lo potrà imporre) e vincolato a opere di interesse pubblico;
In ogni caso il nostro PGT contiene un massimo di sviluppo residenziale possibile uguale a quello dei precedenti PRG che prevedevano un massimale di residenti fra i 5.000 e i 5.500. CON IL VANTAGGIO CHE PER LA META’ DEI METRI CUBI RESIDENZIALI PREVISTI (90 su 190 mila totali) LE SCELTE, I VANTAGGI E LE DECISIONI ATTUATIVE SONO PUBBLICHE NON PRIVATE.
IL FALSO dell’outlet
La tesi dell’outlet già concesso è identica a quella del PD, quindi ampiamente smentita dai fatti.
Nessun ampliamento di licenze da parte della regione e nessuna richiesta di variante nel 2009 e nel 2011. Le delibere di giunta davano assenso a presentare richieste circostanziate con vincoli ben precisi (compresi anche l’anticipo monetario di 1 milione per la via 4 novembre dove passano i camion) che non hanno avuto nessun seguito formale. Quindi esistono solo nella fantasia del PD e di CA che, se malauguratamente andranno al governo, dovranno in futuro risolvere loro il pasticcio della cementificazione PE19 e PE20.
Proviamo a rispondere a questa domanda: il 60% degli outlet italiani sono stati concessi da giunte a guida Partito Democratico, se nei prossimi anni la regione lombardia sarà guidata dal PD che decidesse di assegnare l’outlet a Sulbiate, cosa dirà e farà il sindaco Fassina? Non potrà dire NO SECCO, ma farà una bella valutazione della richiesta come tutti i normali amministratori, e magari dovrà dire signorsì al partito.
La lista civica non vuole l’outlet, vuole solo capire quale è la migliore soluzione per il territorio, guardando le carte e studiando seriamente tutte le alternative possibili alla terribile cementificazione concessa da Comune Aperto nel 2004 (oggi è aperta l’alternativa della ALSTOM).
Come mai questi giocolieri non parlano della recente richiesta di insediamento industriale in corso nel PE20? Non era già stata promessa la Grande Distribuzione nel 2007, nel 2009 e nel 2011? Chi dice falsità?
La testa nel sacco la lasciamo mettere ai saltimbanchi della politica che a Sulbiate, per fortuna, si sono dimessi in massa.
lunedì 19 marzo 2012
IL PIANO DI RECUPERO DELLA VECCHIA SCUOLA
Nella sezione "approfondimenti" del nostro sito www.sulbiateinsieme.it potrete conoscere le caratteristiche tecniche dell'edificio che sta sorgendo in via De Amicis, nonchè le considerazioni e le motivazioni che hanno portato a tale scelta
(clicca sul link)
http://www.sulbiateinsieme.it/approfondimenti/piano-di-recupero-vecchia-scuola.html
(clicca sul link)
http://www.sulbiateinsieme.it/approfondimenti/piano-di-recupero-vecchia-scuola.html
domenica 18 marzo 2012
GLI EX-AMICI DELLA LISTA CIVICA "Sulbiate Insieme".
Pubblichiamo sul nostro sito alcuni documenti che informano sui rapporti interni alla lista e in particolare sui pochi casi (tre in 12 anni) di uscita e sul caso Cavenago gran manovratore dei 9 dimissionari....segui il link che segue..!!
http://www.sulbiateinsieme.it/chi-siamo/rapporti-con-i-partiti/ex-amici-della-civica.html
http://www.sulbiateinsieme.it/chi-siamo/rapporti-con-i-partiti/ex-amici-della-civica.html
sabato 17 marzo 2012
9 “consiglieri sconsigliati” si sentono offesi dalla "Ass. Don Mario Ciceri"
Registriamo ancora una volta che i consiglieri dimissionari continuano a "mentire o creare ulteriore confusione", questa volta sul blog del PDL.L' intervento riprende le consuete inconsistenti tesi del PD, dalla mancanza di democrazia al solito palinsesto sul fantasma dell’outlet. L’occasione è per contrastare un fastidioso articolo (per i 9 consiglieri in fuga) sul periodico "VOCE AMICA" della Ass. Don Mario Ciceri. Per quanto abbiamo visto, ci sentiamo di scrivere che il PdL in tanti anni di politica non ha mai manifestato considerazioni per la DMC … Ma ora c' è una campagna elettorale in corso e voti da guadagnare.
Non possiamo non essere in accordo con l'articolo della Don Mario Ciceri circa l'atteggiamento irresponsabile dei 9 "consiglieri sconsigliati" e indignati, frutto di una analisi fatta in piena autonomia da un gruppo che in Sulbiate ha fatto e sta facendo molto per il paese e che per quanto ci riguarda faremo di tutto perchè possano in autonomia continuare in futuro a lavorare per Sulbiate.
Il testo della frottola è il seguente che cerca di fare passare il solito messaggio che la Giunta avrebbe concesso la Grande distribuzione che è un potere della Regione (frottole evidenziate)
"Due furono le delibere con cui le giunte Stucchi fornirono parere positivo alla realizzazione dell’outlet sul territorio Sulbiatese :
1) la prima ,con atto n.56 del 29 aprile 2009 pubblicato all’albo pretorio il giorno prima le elezioni comunali, portava l’area destinata alla grande distribuzione dai 4000 mq, previsti dal PRG del 2004 per ilPE19, a 20000 mq (5x) .
2) la seconda,atto n. 39 del 19 aprile 2011 approvata con 4 voti favorevoli e Mg.Crespi/L.Fassina contrari) prevedeva l’integrazione delle aree PE19 e PE20 (i cui oneri di urbanizzazione erano gia’ stati anticipati dalla proprieta’ nel 2008 ) portando l’area destinata alla grande distribuzione dai 4000 mq,previsti dal PRG 2004, a circa 40000 mq (10 x)."
INVITIAMO I CITTADINI A NON FARSI PIU’ CIRCUIRE DA QUESTI EX CONSIGLIERI E DI CHIEDERE UN APPUNTAMENTO AL COMMISSARIO PER AVERE INFORMAZIONI REALI - DA UN FUNZIONARIO DELLO STATO - SU QUESTE AFFERMAZIONI FALSE E VOLONTARIAMENTE SCRITTE IN MODO DA "FREGARE" I CITTADINI INESPERTI.
Oppure più semplicemente di leggere la vera storia sul nostro sito:
Non possiamo non essere in accordo con l'articolo della Don Mario Ciceri circa l'atteggiamento irresponsabile dei 9 "consiglieri sconsigliati" e indignati, frutto di una analisi fatta in piena autonomia da un gruppo che in Sulbiate ha fatto e sta facendo molto per il paese e che per quanto ci riguarda faremo di tutto perchè possano in autonomia continuare in futuro a lavorare per Sulbiate.
Il testo della frottola è il seguente che cerca di fare passare il solito messaggio che la Giunta avrebbe concesso la Grande distribuzione che è un potere della Regione (frottole evidenziate)
"Due furono le delibere con cui le giunte Stucchi fornirono parere positivo alla realizzazione dell’outlet sul territorio Sulbiatese :
1) la prima ,con atto n.56 del 29 aprile 2009 pubblicato all’albo pretorio il giorno prima le elezioni comunali, portava l’area destinata alla grande distribuzione dai 4000 mq, previsti dal PRG del 2004 per ilPE19, a 20000 mq (5x) .
2) la seconda,atto n. 39 del 19 aprile 2011 approvata con 4 voti favorevoli e Mg.Crespi/L.Fassina contrari) prevedeva l’integrazione delle aree PE19 e PE20 (i cui oneri di urbanizzazione erano gia’ stati anticipati dalla proprieta’ nel 2008 ) portando l’area destinata alla grande distribuzione dai 4000 mq,previsti dal PRG 2004, a circa 40000 mq (10 x)."
INVITIAMO I CITTADINI A NON FARSI PIU’ CIRCUIRE DA QUESTI EX CONSIGLIERI E DI CHIEDERE UN APPUNTAMENTO AL COMMISSARIO PER AVERE INFORMAZIONI REALI - DA UN FUNZIONARIO DELLO STATO - SU QUESTE AFFERMAZIONI FALSE E VOLONTARIAMENTE SCRITTE IN MODO DA "FREGARE" I CITTADINI INESPERTI.
Oppure più semplicemente di leggere la vera storia sul nostro sito:
http://www.sulbiateinsieme.it/approfondimenti/l-outlet-che-non-c-e.html
Sono anche disponibili a parlarne personalmente i nostri consiglieri e amministratori.
Sono anche disponibili a parlarne personalmente i nostri consiglieri e amministratori.
mercoledì 7 marzo 2012
GRAVE ERRORE
DOBBIAMO RILEVARE UN GRAVE ERRORE DELL’INFORMAZIONE CHE PROVIENE DAL GIORNALE DI VIMERCATE (clicca sull'immagine per leggerlo - ARTICOLO RIMOSSO SU INTIMAZIONE DEL LEGALE DEL GIORNALE DI VIMERCATE).
L’ARTICOLO RIPORTA LA SEGUENTE FRASE CHE CONTIENE LA FALSA NOTIZIA CHE “SULBIATE INSIEME” VORREBBE CONFERMARE L’OUTLET.
“… Lungo l'elenco delle opere in sospeso delle quali è stata ripercorsa la storia e confermata l'intenzione di realizzarle: il restauro dell'ex Filanda, l'outlet, la Residenza sanitaria per anziani.”Per l’outlet è esattamente ciò che non abbiamo detto.Nel corso dell’assemblea del giorno 1 marzo, abbiamo relazionato che l’outlet non è mai stato richiesto; riproponendo documenti già noti, abbiamo ricordato che alla giunta venne chiesto in due occasioni il parere preventivo per presentare un piano in variante per la Grande Distribuzione e che, prima nel 2009 e poi nel 2011, con due delibere di giunta dettammo le nostre condizioni minime per prendere in considerazione la proposta di piano in variante; proposta che mai venne depositata dall’operatore e sulla quale mai si espresse la Regione, il solo Ente che può concedere la Grande Distribuzione.
La lista civica “Sulbiate Insieme” ribadisce di non poter esprimere pareri né positivi né negativi su varianti che non conosce e ricorda ai sulbiatesi che un vero centro commerciale da 4.000 metri quadrati è stato concesso nel 2004 dal PRG di Comune Aperto sull’area PE19 di Cascina Cà, intervento che può già essere realizzato in ogni momento insieme ad altri 16.000 metri di cemento per servizi/albergo.
L’ARTICOLO RIPORTA LA SEGUENTE FRASE CHE CONTIENE LA FALSA NOTIZIA CHE “SULBIATE INSIEME” VORREBBE CONFERMARE L’OUTLET.
“… Lungo l'elenco delle opere in sospeso delle quali è stata ripercorsa la storia e confermata l'intenzione di realizzarle: il restauro dell'ex Filanda, l'outlet, la Residenza sanitaria per anziani.”Per l’outlet è esattamente ciò che non abbiamo detto.Nel corso dell’assemblea del giorno 1 marzo, abbiamo relazionato che l’outlet non è mai stato richiesto; riproponendo documenti già noti, abbiamo ricordato che alla giunta venne chiesto in due occasioni il parere preventivo per presentare un piano in variante per la Grande Distribuzione e che, prima nel 2009 e poi nel 2011, con due delibere di giunta dettammo le nostre condizioni minime per prendere in considerazione la proposta di piano in variante; proposta che mai venne depositata dall’operatore e sulla quale mai si espresse la Regione, il solo Ente che può concedere la Grande Distribuzione.
La lista civica “Sulbiate Insieme” ribadisce di non poter esprimere pareri né positivi né negativi su varianti che non conosce e ricorda ai sulbiatesi che un vero centro commerciale da 4.000 metri quadrati è stato concesso nel 2004 dal PRG di Comune Aperto sull’area PE19 di Cascina Cà, intervento che può già essere realizzato in ogni momento insieme ad altri 16.000 metri di cemento per servizi/albergo.
domenica 4 marzo 2012
IL PARTITO DEMOCRATICO CONFERMA IL VIZIETTO DI TRAVISARE IL CONTENUTO DEGLI ATTI PUBBLICI
Il bolg del PD pubblica le delibere per contrastare le nostre precise informazioni sul sito della civica. Con il seguente commento lapidario e un documento modificato ad arte (viva la trasparenza e l’etica) vorrebbero dare d’intendere il contrario.
"Qualcuno sostiene che la questione del rischio di possibilità d' insediamento di un centro commerciale a Sulbiate sia stata una storia inventata ad arte mai esistita realmente.Pubblichiamo la bozza del progetto e le delibere che dimostrano l'esatto contrario."
Il rischio di centro commerciale c’è ancora oggi ed esiste dall’aprile 2004 grazie alle scelte del PRG di Comune Aperto (non a caso alleato del PD). UN CONTO E’ IL RISCHIO DI RICEVERE UNA RICHIESTA DI VARIANTE AL PGT, UN CONTO E’ SPACCIARE L’INFAMIA CHE LA GIUNTA AVEVA GIA’ PROMESSO L’OUTLET NEL 2007 IN CAMBIO DI OPERE PUBBLICHE SUL PE20 INDUSTRIALE.
Le richieste di parere alla Giunta a presentare varianti al PGT per la Grande Distribuzione sono il fatto certo, non inventato, sul quale abbiamo deciso di prenderci le nostre responsabilità di amministratori pubblici e di fare ben due delibere di Giunta nel 2009 e nel 2011 CHE DETTAVANO CONDIZIONI PRECISE TANTO FORTI che non sono mai stati presentati Piani con progetti che richiedessero decisioni della Regione/Provincia e da portare al consiglio Comunale di Sulbiate.
Ma la copia pubblicata dal PD della delibera del 2011 è MANOMESSA perché all’interno del testo 2011 hanno INCOLLATO una parte di quella del 2009 (MA CHI VOGLIONO FREGARE???) .
MA I REDATTORI DEL BLOG PD NON AVEVANO BISOGNO DI FALSIFICARE ANCHE QUESTI DOCUMENTI PER DIMOSTRARE LA LORO MALAFEDE.
La LORO MALAFEDE SI CONFERMA NEL FATTO che continuano a dire alla gente - che ovviamente è inesperta quindi facilmente ingannabile da questi disonesti - che le due delibere sono relative a "progetti" quando invece si tratta di carte di inquadramento territoriale. Sostengono che le delibere autorizzano la GD quando invece è EVIDENTISSIMO che danno PRECISE CONDIZIONI MOLTO DIFFICILI DA REALIZZARE (LE GALLERIE E MOLTO ALTRO) e un parere positivo a presentare una richiesta di Piano Integrato in variante che dovrà superare in relazione ai progetti veri e contenuti di pubblico interesse i futuri pareri e le approvazioni di Regione, Provincia e Comune.
DI FATTO E’ AVVENUTO CHE IN ENTRAMBE LE OCCASIONI LA PROPRIETA’ NON HA PRESENTATO NESSUN PIANO DI VARIANTE.
DI FATTO E’ AVVENUTO CHE NON E’ VERO CHE LA GIUNTA HA PROMESSO NEL 2007 LA GRANDE DISTRIBUZIONE COME CONTINUA A DIRE MENTENDO IL PD
La variante non è stata presentata nel 2009 quando il PD dormiva. Quindi anche nel 2011 il PD non ha nessun merito per la non presentazione della variante 2011 dell’outlet.
La proprietà non ha presentato il Piano perché non c’erano le condizioni generali: quelle politiche in Regione/provincia e soprattutto quelle locali viste le pesanti condizioni poste dalla nostra Giunta.
Ci pare evidente che il partito democratico di Sulbiate, l’ex assessore e gli altri 3 dimissionari, siano in una delle seguenti condizioni:
- sono in malafede e hanno bisogno di falsare il senso degli atti continuando a raccontarla in modo da ingannare i loro tifosi sprovveduti
- sono in buonafede e dimostrano di non avere capito proprio nulla del problema… e questi vogliono amministrarci?
"Qualcuno sostiene che la questione del rischio di possibilità d' insediamento di un centro commerciale a Sulbiate sia stata una storia inventata ad arte mai esistita realmente.Pubblichiamo la bozza del progetto e le delibere che dimostrano l'esatto contrario."
Il rischio di centro commerciale c’è ancora oggi ed esiste dall’aprile 2004 grazie alle scelte del PRG di Comune Aperto (non a caso alleato del PD). UN CONTO E’ IL RISCHIO DI RICEVERE UNA RICHIESTA DI VARIANTE AL PGT, UN CONTO E’ SPACCIARE L’INFAMIA CHE LA GIUNTA AVEVA GIA’ PROMESSO L’OUTLET NEL 2007 IN CAMBIO DI OPERE PUBBLICHE SUL PE20 INDUSTRIALE.
Le richieste di parere alla Giunta a presentare varianti al PGT per la Grande Distribuzione sono il fatto certo, non inventato, sul quale abbiamo deciso di prenderci le nostre responsabilità di amministratori pubblici e di fare ben due delibere di Giunta nel 2009 e nel 2011 CHE DETTAVANO CONDIZIONI PRECISE TANTO FORTI che non sono mai stati presentati Piani con progetti che richiedessero decisioni della Regione/Provincia e da portare al consiglio Comunale di Sulbiate.
Ma la copia pubblicata dal PD della delibera del 2011 è MANOMESSA perché all’interno del testo 2011 hanno INCOLLATO una parte di quella del 2009 (MA CHI VOGLIONO FREGARE???) .
MA I REDATTORI DEL BLOG PD NON AVEVANO BISOGNO DI FALSIFICARE ANCHE QUESTI DOCUMENTI PER DIMOSTRARE LA LORO MALAFEDE.
La LORO MALAFEDE SI CONFERMA NEL FATTO che continuano a dire alla gente - che ovviamente è inesperta quindi facilmente ingannabile da questi disonesti - che le due delibere sono relative a "progetti" quando invece si tratta di carte di inquadramento territoriale. Sostengono che le delibere autorizzano la GD quando invece è EVIDENTISSIMO che danno PRECISE CONDIZIONI MOLTO DIFFICILI DA REALIZZARE (LE GALLERIE E MOLTO ALTRO) e un parere positivo a presentare una richiesta di Piano Integrato in variante che dovrà superare in relazione ai progetti veri e contenuti di pubblico interesse i futuri pareri e le approvazioni di Regione, Provincia e Comune.
DI FATTO E’ AVVENUTO CHE IN ENTRAMBE LE OCCASIONI LA PROPRIETA’ NON HA PRESENTATO NESSUN PIANO DI VARIANTE.
DI FATTO E’ AVVENUTO CHE NON E’ VERO CHE LA GIUNTA HA PROMESSO NEL 2007 LA GRANDE DISTRIBUZIONE COME CONTINUA A DIRE MENTENDO IL PD
La variante non è stata presentata nel 2009 quando il PD dormiva. Quindi anche nel 2011 il PD non ha nessun merito per la non presentazione della variante 2011 dell’outlet.
La proprietà non ha presentato il Piano perché non c’erano le condizioni generali: quelle politiche in Regione/provincia e soprattutto quelle locali viste le pesanti condizioni poste dalla nostra Giunta.
Ci pare evidente che il partito democratico di Sulbiate, l’ex assessore e gli altri 3 dimissionari, siano in una delle seguenti condizioni:
- sono in malafede e hanno bisogno di falsare il senso degli atti continuando a raccontarla in modo da ingannare i loro tifosi sprovveduti
- sono in buonafede e dimostrano di non avere capito proprio nulla del problema… e questi vogliono amministrarci?
venerdì 2 marzo 2012
L’OUTLET CHE NON C’E’ il babau inventato dalla politica urlata
Nel corso dell'Assemblea pubblica di ieri sera sono state analizzate in maniera approfondita le "controverse" questioni (Outlet, Ex Filanda, Rsd, Patto dei Sindaci) che sono alla base delle dimissioni dei 9 consiglieri di PT, PDL e PD e che hanno portato allo scioglimento del Consiglio Comunale e alle prossime elezioni anticipate.
Cominciamo con il riportare le considerazioni emerse ieri sera sulla vicenda "outlet".
Nei prossimi giorni gli altri approfondimenti
LA STORIA della cementificazione delle aree PE19 e PE20
Le aree industriali e commerciali che sono state oggetto di richiesta di trasformazione per attuare la Grande Distribuzione sono state concesse alla proprietà con il PRG approvato nel 2004 dalla giunta di Comune Aperto.
Il PRG del 2004 assegna ben 60.000 metri quadrati di aree di industria, commercio e terziario. Tutte facenti capo alla medesima proprietà, che in seguito hanno richiesto in Regione e Provincia la Grande Distribuzione che consente grandi valorizzazioni delle aree concesse loro.
- 20.000 metri quadrati sono capannoni realizzati nel 2005/6 in via delle industrie
- 20.000 metri quadrati è il PE19 industriale in via arti e mestieri
- 20.000 metri quadrati è il PE20 commerciale/terziario di fronte a Cascina cà (quello oggetto di proposte di centro commerciale nel 2009 e di outlet nel 2011,
Il PRG del 2004 assegna ben 60.000 metri quadrati di aree di industria, commercio e terziario. Tutte facenti capo alla medesima proprietà, che in seguito hanno richiesto in Regione e Provincia la Grande Distribuzione che consente grandi valorizzazioni delle aree concesse loro.
- 20.000 metri quadrati sono capannoni realizzati nel 2005/6 in via delle industrie
- 20.000 metri quadrati è il PE19 industriale in via arti e mestieri
- 20.000 metri quadrati è il PE20 commerciale/terziario di fronte a Cascina cà (quello oggetto di proposte di centro commerciale nel 2009 e di outlet nel 2011,
RICHIESTE AVVIATE MA MAI DIVENUTE ATTI E PROCEDIMENTI OPERATIVI)
2005 - PRIMO COLPO DA 20.000 METRI - La proprietà forte dei diritti acquisiti nel 2004 li attuò immediatamente nel 2005/6 realizzando il primo lotto industriale. Sorvoliamo sul fatto che le condizioni economiche impostate da Comune Aperto erano sfacciatamente a favore del privato e vennero revisionate e convenzionate dalla nostra nuova giunta ottenendo il doppio di quanto inizialmente impostato (si passò da oneri per meno di 500.000€ a quasi 1 milione ottenendo in aggiunta l’opera del BAR del centro sportivo).
2007 – SECONDO COLPO DA 20.000 METRI - Nel 2007 attivò le pratiche per realizzare il PE19 industriale convenzionando l’operazione e presentando il progetto del secondo mega lotto industriale ottenuto da Comune Aperto.
Le condizioni di convenzione prevedevano che il privato realizzasse in conto oneri di urbanizzazione (valore di circa 800.000€) le opere stradali intorno al nuovo plesso scolastico per un valore complessivo di circa 1.600.000€. Successivamente la compagine proprietaria mutò e la realizzazione del lotto venne congelata per motivazione del tutto private. Il Comune ottenne le opere pubbliche convenzionate ad esclusione di quelle adiacenti all’industria non ancora realizzata.
In autunno 2011 la proprietà ha protocollato in Comune la richiesta di realizzazione di un intervento industriale avendo contatti avanzati per la richiesta di insediamento con una multinazionale del settore energia con un attività che impiega 200 persone fra ricercatori e lavoratori specializzati. Si prevede anche una riduzione dell’area verde occupata.
2008 – TERZO COLPO DA 20.000 METRI - Nel 2008 la proprietà presentò anche la richiesta di convenzione per il lotto PE20 terziario e commerciale che l’AC sottoscrisse a patto di una riduzione di occupazione di superficie ottenendo l’impegno a dimezzare il verde occupato realizzando la medesima superficie coperta (20.000 mq.) ma su due piani. La trattativa fu possibile anche grazie allo studio del PGT in corso che aveva l’obiettivo di minimizzare le aree verdi cementificate dai precedenti amministratori. Il PGT pertanto prevede solo 10.000 su due piani e NON CONCEDE LA GRANDE DISTRIBUZIONE (smentendo l’accusa dei partiti coalizzati PD, PdL e Lega, che ingannano la popolazione comunicando sottobanco che la nostra Giunta avrebbe promesso nel 2007 la GD in cambio delle opere pubbliche anticipate).
QUESTA AREA PE20 HA IL DIRITTO GIA’ DAL 2004 (E FINO AL 2018) DI COSTRUIRE UN “PICCOLO” CENTRO COMMERCIALE DA 4.000 MQ. DI NEGOZI DI VICINATO (pari a 16 negozi da 250 mq. ciascuno) e per altri 16.000 mq. di servizi e terziario.
E’ un fatto incontestabile che non era possibile rimuovere il contenuto dei diritti concessi nel 2004 in particolare con riguardo ai 4.000 metri quadrati di aree commerciali (negozi di vicinato) Si tratta di una megastruttura commerciale per la nostra zona che permette la realizzazione in un unico complesso di un’area commerciale con minimo 16 negozi da 250 metri quadrati ciascuno. Uno spazio che, se realizzato, ha la capacità di mettere in crisi tutti i negozi storici presenti non solo a Sulbiate ma anche nei paesi confinanti.
Questa PREOCCUPAZIONE l’hanno espressa i negozianti di Sulbiate insieme con la considerazione e il sollecito agli amministratori pubblici di trovare proposte alternative a questa soluzione che in ogni momento la proprietà HA GIA’ IL DIRITTO DI ATTUARE.
CHI HA LA RESPONSABILITA’ DI QUESTA SCELTA AMMINISTRATIVA?
Nel 2004 nessuno contestò questa scelta agli amministratori di Comune Aperto che indisturbati inserirono questo diritto nel PRG prima di essere “mandati via” dal voto del 2004 con alle spalle 5 anni di gestione insignificante. E’ bene sapere che i sostenitori e i fondatori di Comune Aperto sono ancora all’opposizione con Progetto Territorio e che buona parte di essi ha traslocato nel PD che oggi si pone come il difensore del territorio respingendo il mostro dell’outlet!
MA DOV’ERANO NEL 2004?
Gli unici amministratori che contrastarono il PRG furono i due Consiglieri della nostra Lista Civica (Stucchi e Brambilla) allora all’opposizione.
NEL 2009 IL PRIMO TENTATIVO FALLITO DI AVERE LA GRANDE DISTRIBUZIONE
Solo successivamente, a fine 2008 con il PGT già approvato definitivamente e SENZA CONTENERE LA POSSIBILITA’ DI FARE LA GRANDE DISTRIBUZIONE, la proprietà si presentò con una richiesta supportata da avanzate trattative in sede regionale (governo di centro destra) e in provincia di Milano (governo di centro sinistra) Enti titolari della scelta di dare la concessione, di modificare il diritto terziario e commerciale in concessione per la Grande Distribuzione.
La nostra giunta in aprile 2009 decise saggiamente, anche in relazione alla sua imminente scadenza essendo vicine le elezioni amministrative di giugno 2009, di deliberare un assenso generico a prendere in considerazione la proposta di variante (che il Comune non concede ma è di competenza dalla Regione) con il vincolo di dare il nostro parere solo a condizione, fra le altre, che l’operazione doveva consentire di ripristinare la galleria della Pedemontana che ci era stata negata dalla Regione/CIPE. La richiesta decadde, Regione e Provincia di Milano non presero decisioni.
NEL 2011 IL SECONDO TENTATIVO FALLITO DI AVERE LA GRANDE DISTRIBUZIONE
Infine nel febbraio 2011 la proprietà si ripresentò con una nuova richiesta di trasformazione dell’area in Grande Distribuzione e anche questa volta con i pareri di Regione Lombardia e di Provincia di Monza-Brianza. Analogamente al 2008 la nostra Giunta scelse la strada più ragionevole. Quella di emettere una delibera con le condizioni minimali richieste (analoghe a quelle del 2009) e con l’obiettivo di disporre di un completo Piano Integrato di Intervento elaborato a spese del privato che desse agli amministratori locali e confinanti gli elementi per aprire discussioni serie e fare scelte ponderate e non generiche e demagogiche.
Il Piano Integrato di Intervento del privato non venne mai presentato. Ciò dimostra che la nostra giunta non fece promesse impossibili e smaschera le menzogne (o l’incapacità) dell’assessore Fassina, del PD e degli altri partiti che costruirono il mostro. Siamo invece riusciti ad avere vantaggi reali per il Comune ottenendo dal privato lo studio del nodo viabilistico territoriale che ha un alto livello di interesse sia pubblico che privato. Grazie alla sua disponibilità potremo ottenere notevoli migliorie al progetto esecutivo di Pedemontana sulle opere connesse di attraversamento del nostro territorio. Questa novità di trattativa (nuove teoriche risorse private per proteggere il territorio) e il nostro ricorso al TAR ci hanno altresì permesso di essere ascoltati dalla Regione e di avere ancora aperte trattative diversamente già chiuse.
GLI ARGOMENTI DEI CONTESTATORI DELLE NOSTRE SCELTE
Il Partito Democratico ci ha accusato di avere fatto scelte da loro non condivise AVVIANDO UNA CAMPAGNA INFORMATIVA che accusa la Giunta di avere già concesso l’outlet sulla base di un’assurda deduzione a posteriori: dato che il PE20 industriale ha pagato oneri in opere stradali già nel 2007/8 (la opere stradali del comparto scuola) senza avere ancora realizzato i capannoni, se ne deduce che la Giunta abbia promesso in contropartita la Grande Distribuzione. L’accusa è stata scritta in un ordine del giorno del PD e poi precisata e rettificata a verbale dagli stessi Consiglieri del PD in Consiglio Comunale. COMUNQUE IL CONCETTO CONTINUA AD ESSERE COMUNICATO NELLE ASSEMBLEE PUBBLICHE E NELLE MOTIVAZIONI DELLE DIMISSIONI.
L’accusa è talmente grave e assurda che qualifica da sola il livello di chi la pronuncia (i 4 consiglieri del PD dimissionari) senza avere il coraggio di essere conseguenti e presentare un esposto alla Procura della Repubblica contro la Giunta che avrebbe fatto un simile accordo illegale.
La questione è smentita da tutti i documenti e dalle azioni amministrative avvenute in questi anni.
1. il Comune non ha competenze nella concessione della Grande Distribuzione che è della Regione (che peraltro non ha preso decisioni né nel 2009 né nel 2011)
2. se ci fossero state intenzioni o promesse scellerate per tale modifica, la giunta avrebbe potuto e dovuto inserire la previsione per Grande Distribuzione nel PGT ancora in elaborazione a quell’epoca nel 2007/8
3. quale imprenditore realizza opere per 1.600.000€ basate su “promesse” di un Ente/Giunta che non ne ha la competenza?
4. Per concludere, negli ultimi mesi del 2011 sono stati presentati atti per la realizzazione di un insediamento industriale.
Non si compia l’errore di considerare un successo della grande mobilitazione dei partiti la non decisione della Regione sull’outlet a Sulbiate. Infatti la GD non fu autorizzata anche nel 2009 quando nessun partito fece le barricate o si opponeva e non è stata autorizzata neppure nel 2011 quando PD, PdL e Lega hanno fatto fronte comune e grandi battaglie territoriali di principio rifiutando il semplice studio di fattibilità.
Da amministratori pubblici indipendenti dai partiti, consideriamo questa unanimità nella chiusura all’analisi del problema da parte dei partiti, il chiaro sintomo della grave malattia che affligge la classe dirigente a tutti i livelli della partitica italiana.
Tutti i partiti politici hanno urlato “al lupo, al lupo” allo scopo di avere argomenti di lotta politica che potessero valorizzare i partiti locali e i loro gerarchi messi all’angolo da amministratori pubblici oculati e apprezzati dalla popolazione.
Grazie al comportamento dell’ex assessore Fassina l’outlet è diventato un fatto certo prima ancora di essere richiesto e studiato.
Ancora oggi si vuole INFANGARE LA GIUNTA DI SULBIATE INSIEME e convincere la popolazione che l’outlet era già stato promesso ai privati da una Giunta di sprovveduti che bisogna eliminare per mandare al potere i partiti titolari di una visione illuminata del territorio e delle sacre scelte da operare in sua difesa.
Quando dovesse ritornare di moda l’outlet o qualunque altra scelta locale importante, questi piccoli gerarchi di campagna verranno chiamati dal politico di turno (Bossi, il Trota, Penati o Ponzoni, poco importa il nome o la collocazione) al quale dovranno dire SIGNORSI’ in nome del partito e in barba agli interessi locali. Lunga vita alle scelte fatte per dogma di partito e non nel merito dei problemi. QUESTO E’ IL VERO MOTIVO DELL’INTERESSE A COALIZZARSI DEI PARTITI CHE SONO UNANIMI NELLA VOLONTA’ DI ELIMINARE LE LISTE CIVICHE che non rispondono a nessuno se non agli interessi dei residenti e del territorio.
La nostra lista civica è composta da persone che votano tutte le formazioni politiche ma che ritengono sia possibile per il Comune lavorare ed aggregarsi su contenuti amministrativi e locali senza dividersi per partito.
2005 - PRIMO COLPO DA 20.000 METRI - La proprietà forte dei diritti acquisiti nel 2004 li attuò immediatamente nel 2005/6 realizzando il primo lotto industriale. Sorvoliamo sul fatto che le condizioni economiche impostate da Comune Aperto erano sfacciatamente a favore del privato e vennero revisionate e convenzionate dalla nostra nuova giunta ottenendo il doppio di quanto inizialmente impostato (si passò da oneri per meno di 500.000€ a quasi 1 milione ottenendo in aggiunta l’opera del BAR del centro sportivo).
2007 – SECONDO COLPO DA 20.000 METRI - Nel 2007 attivò le pratiche per realizzare il PE19 industriale convenzionando l’operazione e presentando il progetto del secondo mega lotto industriale ottenuto da Comune Aperto.
Le condizioni di convenzione prevedevano che il privato realizzasse in conto oneri di urbanizzazione (valore di circa 800.000€) le opere stradali intorno al nuovo plesso scolastico per un valore complessivo di circa 1.600.000€. Successivamente la compagine proprietaria mutò e la realizzazione del lotto venne congelata per motivazione del tutto private. Il Comune ottenne le opere pubbliche convenzionate ad esclusione di quelle adiacenti all’industria non ancora realizzata.
In autunno 2011 la proprietà ha protocollato in Comune la richiesta di realizzazione di un intervento industriale avendo contatti avanzati per la richiesta di insediamento con una multinazionale del settore energia con un attività che impiega 200 persone fra ricercatori e lavoratori specializzati. Si prevede anche una riduzione dell’area verde occupata.
2008 – TERZO COLPO DA 20.000 METRI - Nel 2008 la proprietà presentò anche la richiesta di convenzione per il lotto PE20 terziario e commerciale che l’AC sottoscrisse a patto di una riduzione di occupazione di superficie ottenendo l’impegno a dimezzare il verde occupato realizzando la medesima superficie coperta (20.000 mq.) ma su due piani. La trattativa fu possibile anche grazie allo studio del PGT in corso che aveva l’obiettivo di minimizzare le aree verdi cementificate dai precedenti amministratori. Il PGT pertanto prevede solo 10.000 su due piani e NON CONCEDE LA GRANDE DISTRIBUZIONE (smentendo l’accusa dei partiti coalizzati PD, PdL e Lega, che ingannano la popolazione comunicando sottobanco che la nostra Giunta avrebbe promesso nel 2007 la GD in cambio delle opere pubbliche anticipate).
QUESTA AREA PE20 HA IL DIRITTO GIA’ DAL 2004 (E FINO AL 2018) DI COSTRUIRE UN “PICCOLO” CENTRO COMMERCIALE DA 4.000 MQ. DI NEGOZI DI VICINATO (pari a 16 negozi da 250 mq. ciascuno) e per altri 16.000 mq. di servizi e terziario.
E’ un fatto incontestabile che non era possibile rimuovere il contenuto dei diritti concessi nel 2004 in particolare con riguardo ai 4.000 metri quadrati di aree commerciali (negozi di vicinato) Si tratta di una megastruttura commerciale per la nostra zona che permette la realizzazione in un unico complesso di un’area commerciale con minimo 16 negozi da 250 metri quadrati ciascuno. Uno spazio che, se realizzato, ha la capacità di mettere in crisi tutti i negozi storici presenti non solo a Sulbiate ma anche nei paesi confinanti.
Questa PREOCCUPAZIONE l’hanno espressa i negozianti di Sulbiate insieme con la considerazione e il sollecito agli amministratori pubblici di trovare proposte alternative a questa soluzione che in ogni momento la proprietà HA GIA’ IL DIRITTO DI ATTUARE.
CHI HA LA RESPONSABILITA’ DI QUESTA SCELTA AMMINISTRATIVA?
Nel 2004 nessuno contestò questa scelta agli amministratori di Comune Aperto che indisturbati inserirono questo diritto nel PRG prima di essere “mandati via” dal voto del 2004 con alle spalle 5 anni di gestione insignificante. E’ bene sapere che i sostenitori e i fondatori di Comune Aperto sono ancora all’opposizione con Progetto Territorio e che buona parte di essi ha traslocato nel PD che oggi si pone come il difensore del territorio respingendo il mostro dell’outlet!
MA DOV’ERANO NEL 2004?
Gli unici amministratori che contrastarono il PRG furono i due Consiglieri della nostra Lista Civica (Stucchi e Brambilla) allora all’opposizione.
NEL 2009 IL PRIMO TENTATIVO FALLITO DI AVERE LA GRANDE DISTRIBUZIONE
Solo successivamente, a fine 2008 con il PGT già approvato definitivamente e SENZA CONTENERE LA POSSIBILITA’ DI FARE LA GRANDE DISTRIBUZIONE, la proprietà si presentò con una richiesta supportata da avanzate trattative in sede regionale (governo di centro destra) e in provincia di Milano (governo di centro sinistra) Enti titolari della scelta di dare la concessione, di modificare il diritto terziario e commerciale in concessione per la Grande Distribuzione.
La nostra giunta in aprile 2009 decise saggiamente, anche in relazione alla sua imminente scadenza essendo vicine le elezioni amministrative di giugno 2009, di deliberare un assenso generico a prendere in considerazione la proposta di variante (che il Comune non concede ma è di competenza dalla Regione) con il vincolo di dare il nostro parere solo a condizione, fra le altre, che l’operazione doveva consentire di ripristinare la galleria della Pedemontana che ci era stata negata dalla Regione/CIPE. La richiesta decadde, Regione e Provincia di Milano non presero decisioni.
NEL 2011 IL SECONDO TENTATIVO FALLITO DI AVERE LA GRANDE DISTRIBUZIONE
Infine nel febbraio 2011 la proprietà si ripresentò con una nuova richiesta di trasformazione dell’area in Grande Distribuzione e anche questa volta con i pareri di Regione Lombardia e di Provincia di Monza-Brianza. Analogamente al 2008 la nostra Giunta scelse la strada più ragionevole. Quella di emettere una delibera con le condizioni minimali richieste (analoghe a quelle del 2009) e con l’obiettivo di disporre di un completo Piano Integrato di Intervento elaborato a spese del privato che desse agli amministratori locali e confinanti gli elementi per aprire discussioni serie e fare scelte ponderate e non generiche e demagogiche.
Il Piano Integrato di Intervento del privato non venne mai presentato. Ciò dimostra che la nostra giunta non fece promesse impossibili e smaschera le menzogne (o l’incapacità) dell’assessore Fassina, del PD e degli altri partiti che costruirono il mostro. Siamo invece riusciti ad avere vantaggi reali per il Comune ottenendo dal privato lo studio del nodo viabilistico territoriale che ha un alto livello di interesse sia pubblico che privato. Grazie alla sua disponibilità potremo ottenere notevoli migliorie al progetto esecutivo di Pedemontana sulle opere connesse di attraversamento del nostro territorio. Questa novità di trattativa (nuove teoriche risorse private per proteggere il territorio) e il nostro ricorso al TAR ci hanno altresì permesso di essere ascoltati dalla Regione e di avere ancora aperte trattative diversamente già chiuse.
GLI ARGOMENTI DEI CONTESTATORI DELLE NOSTRE SCELTE
Il Partito Democratico ci ha accusato di avere fatto scelte da loro non condivise AVVIANDO UNA CAMPAGNA INFORMATIVA che accusa la Giunta di avere già concesso l’outlet sulla base di un’assurda deduzione a posteriori: dato che il PE20 industriale ha pagato oneri in opere stradali già nel 2007/8 (la opere stradali del comparto scuola) senza avere ancora realizzato i capannoni, se ne deduce che la Giunta abbia promesso in contropartita la Grande Distribuzione. L’accusa è stata scritta in un ordine del giorno del PD e poi precisata e rettificata a verbale dagli stessi Consiglieri del PD in Consiglio Comunale. COMUNQUE IL CONCETTO CONTINUA AD ESSERE COMUNICATO NELLE ASSEMBLEE PUBBLICHE E NELLE MOTIVAZIONI DELLE DIMISSIONI.
L’accusa è talmente grave e assurda che qualifica da sola il livello di chi la pronuncia (i 4 consiglieri del PD dimissionari) senza avere il coraggio di essere conseguenti e presentare un esposto alla Procura della Repubblica contro la Giunta che avrebbe fatto un simile accordo illegale.
La questione è smentita da tutti i documenti e dalle azioni amministrative avvenute in questi anni.
1. il Comune non ha competenze nella concessione della Grande Distribuzione che è della Regione (che peraltro non ha preso decisioni né nel 2009 né nel 2011)
2. se ci fossero state intenzioni o promesse scellerate per tale modifica, la giunta avrebbe potuto e dovuto inserire la previsione per Grande Distribuzione nel PGT ancora in elaborazione a quell’epoca nel 2007/8
3. quale imprenditore realizza opere per 1.600.000€ basate su “promesse” di un Ente/Giunta che non ne ha la competenza?
4. Per concludere, negli ultimi mesi del 2011 sono stati presentati atti per la realizzazione di un insediamento industriale.
Non si compia l’errore di considerare un successo della grande mobilitazione dei partiti la non decisione della Regione sull’outlet a Sulbiate. Infatti la GD non fu autorizzata anche nel 2009 quando nessun partito fece le barricate o si opponeva e non è stata autorizzata neppure nel 2011 quando PD, PdL e Lega hanno fatto fronte comune e grandi battaglie territoriali di principio rifiutando il semplice studio di fattibilità.
Da amministratori pubblici indipendenti dai partiti, consideriamo questa unanimità nella chiusura all’analisi del problema da parte dei partiti, il chiaro sintomo della grave malattia che affligge la classe dirigente a tutti i livelli della partitica italiana.
Tutti i partiti politici hanno urlato “al lupo, al lupo” allo scopo di avere argomenti di lotta politica che potessero valorizzare i partiti locali e i loro gerarchi messi all’angolo da amministratori pubblici oculati e apprezzati dalla popolazione.
Grazie al comportamento dell’ex assessore Fassina l’outlet è diventato un fatto certo prima ancora di essere richiesto e studiato.
Ancora oggi si vuole INFANGARE LA GIUNTA DI SULBIATE INSIEME e convincere la popolazione che l’outlet era già stato promesso ai privati da una Giunta di sprovveduti che bisogna eliminare per mandare al potere i partiti titolari di una visione illuminata del territorio e delle sacre scelte da operare in sua difesa.
Quando dovesse ritornare di moda l’outlet o qualunque altra scelta locale importante, questi piccoli gerarchi di campagna verranno chiamati dal politico di turno (Bossi, il Trota, Penati o Ponzoni, poco importa il nome o la collocazione) al quale dovranno dire SIGNORSI’ in nome del partito e in barba agli interessi locali. Lunga vita alle scelte fatte per dogma di partito e non nel merito dei problemi. QUESTO E’ IL VERO MOTIVO DELL’INTERESSE A COALIZZARSI DEI PARTITI CHE SONO UNANIMI NELLA VOLONTA’ DI ELIMINARE LE LISTE CIVICHE che non rispondono a nessuno se non agli interessi dei residenti e del territorio.
La nostra lista civica è composta da persone che votano tutte le formazioni politiche ma che ritengono sia possibile per il Comune lavorare ed aggregarsi su contenuti amministrativi e locali senza dividersi per partito.
GRAZIE MAURIZIO
Pubblichiamo il testo della lettera di solidarietà e ringraziamento che gli ex amministratori della Lista Civica Sulbiate Insieme hanno ritenuto di dover esprimere nei confronti di Maurizio Stucchi.
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